Scrivere a te di Maria Teodolinda Della Corte

Scrivere a te

Tema: Scrivimi

Autore: Maria Teodolinda Della Corte

immagine tratta da twitter
Era solo chattare con uno che mi contrastava pubblicamente: un mio commento che pure mi sembrava intelligente era puntualmente analizzato, contestato, criticato dal tipo con la barba.
 
Sono sempre stata comunista e non ho mai nascosto le mie idee, idee con le quali cozzava quel filosofo fascista di Vincent. Altre volte trovavo che avesse ragione e non gli risparmiavo un like. Ci inseguivamo in un comune gruppo, e più mi arrabbiavo più mi trovavo a pensare a lui…
 
Aveva un nome finto e solo una foto, somigliava a Freud… Brutto e arcigno, eppure… chiedergli l’amicizia fu imperativo e parlargli in chat una delizia che attendevo ogni giorno. Dalle 8 di sera alle 3 o 4 del mattino erano parole su parole, idee, furibonde liti fatte di punti esclamativi e improperi.
 
Poi una sera lui disse: «Accendi la cam…» Non era come nella foto, bellissimo con gli occhi colore del cielo alto, il sorriso di un ragazzo e quel fisico asciutto e atletico.
 
«Sei molto bella Miriam» mi disse. 
«Mai come te Vincent!»
«Dobbiamo vederci.»
Sì!
 
Mi misi a dieta ferrea, andai da un’estetista brava e prenotai un posto di prima classe su un Frecciarossa. Quel viaggio mi sembrò eterno e se non fosse venuto alla stazione?! E se non gli fossi piaciuta?!
 
Scesi dal treno ed era lì, l’anima mia che mi attendeva. Mi ero ravviata i capelli e messo il rossetto, assestato il vestitino di seta, il mio trolley nero pesava mentre lo vedevo guardarsi intorno, non mi aveva vista ancora… poi un sorriso gli si allargò sul viso, aveva accorciata la barba. Era l’uomo più bello del mondo e mi guardava con l’amore negli occhi.
 
Quel bacio è durato tre anni… Finché morte non ci ha separati.

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