La porta resta chiusa di Antonella Di Leonardo Sr

La porta resta chiusa

Tema: Come si cambia.

Autore: Antonella Di Leonardo Sr

immagine tratta da pixabay
Ci hai comunicato che andavi via – Per restituire serenità al gruppo – hai detto. Poi sei uscita senza aspettare una replica, sbattendo la porta e lasciando tutte frastornate, sorprese e forse, devo ammetterlo, anche un po’ sollevate.
 
Avremmo dovuto aspettarcelo, da un po’ di tempo eri molto cambiata. Da un po’ di tempo facevo fatica a riconoscere la persona che eri stata. Eri diventata permalosa, intransigente; non accettavi repliche né scuse.
 
La sorpresa fu grande quando, durante una discussione, scoprimmo che ti stavi prendendo gioco di noi. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Fu lì che “gettai la spugna”. Ti avevo dato tante, troppe opportunità per dimostrarmi che mi sbagliavo, ma era così, non potevo fare altro che ammetterlo, eri diventata egocentrica, narcisista, egoista.
 
Volevi essere sempre al centro dell’attenzione e ti eri costruita un piedistallo di disprezzo. Mai una volta che chiedessi notizie sulla nostra salute. Eppure lo sapevi, di problemi ne avevamo tutte. 
 
Marcella non aveva potuto stare vicino alla mamma in un momento doloroso, non aveva potuto confortarla, sostenerla e non era il suo unico problema. Le hai mai rivolto una parola buona? Renata era stata sottoposta a un intervento abbastanza serio. La salute di Zelda non era al massimo e sua sorella Milù, nel giro di un anno, aveva avuto due interventi. Senza contare che Zelda non aveva neanche potuto assistere alla nascita della nipotina. Ne aveva Zelda di pensieri, eppure tu la consideravi solo un paio di orecchie o di occhi pronti ad ascoltare o leggere quello che tu avevi da dire o da scrivere. I tuoi problemi, guarda caso, erano sempre più grandi di quelli degli altri. Volevi avere un primato anche in questo. Anche nelle malattie.
 
Si cambia sì, si cambia e si dimentica. Si dimentica l’affetto che abbiamo ricevuto e si decide che questo affetto vada ricambiato con le frecciatine, col detto e non detto sui social. Si cambia nella vita. Ora non sei disposta ad affrontare una serena discussione dove ognuno possa esprimere quello che pensa, che non deve necessariamente coincidere con quello che pensi tu, ma non per questo è meno meritevole di rispetto. Si cambia nella vita e non si ha il coraggio di confrontarsi, di chiarire.
 
Molto meglio lanciare il sasso e nascondere la mano. Molto meglio fare la vittima. Molto meglio fingere umiltà. Molte volte il tuo modo di fare mi ha fatto pensare a Huriah Heep, un personaggio di Dickens che ostenta umiltà e sottomissione, ma in realtà prova invidia ed è un concentrato di ipocrisia.
 
Si cambia e non importa se col nostro comportamento feriamo chi ci ha voluto bene e ancora non se fa una ragione. Si cambia e si cancellano in un attimo tanti momenti passati insieme in allegria e in armonia e perché no, momenti in cui abbiamo avuto bisogno del sostegno reciproco. Si cambia e questo farà male a te quanto ne fa a noi perché isolarsi, non riuscire a instaurare legami forti porta alla solitudine.
 
L’amicizia, quella vera, può preservarci dalla solitudine, ma tu hai chiuso la porta e per me è per sempre.
 
Noi che nell’amicizia crediamo e che la coltiviamo ogni giorno anche con un piccolo gesto, un pensiero, una parola sincera, non saremo mai sole. Sarai altrettanto fortunata?
 
Posso solo augurarti di ritrovare il tuo equilibrio, persone nuove disposte a volerti bene, alle quali anche tu voglia bene allo stesso modo e con la stessa intensità. La strada che hai imboccato va solo in una direzione, la porta che hai chiuso è ormai alle tue spalle e anche se tu volessi tornare indietro non saresti più in grado di aprirla.

7 Risposte a “La porta resta chiusa di Antonella Di Leonardo Sr”

  1. Realistico, quasi personale. Descritto magnificamente, come del resto sai fare sempre. Profondo: i sentimenti non dovrebbero mai tradire le persone care. Complimenti Antonella.

  2. È un racconto che fa riflettere e pensare. La fine di una amicizia fa male e lascia l’amaro in bocca. Hai saputo ed evidenziato con semplicità e franchezza un modo di fare deprecabile ma senza astio e con toni pacati. Brava Antonella, complimenti!!!

  3. Racconto meraviglioso e toccante.
    È vero, a volte si cambia così tanto non riuscire a riconoscere la persona che di ha davanti

  4. Mi piace…esposizione chiara e scorrevole…spero che questa porta possa un giorno …malgrado tutto riaprirsi .

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