Dare alla luce di Giovanna Armenio
Il celestiale rito della nascita ebbe inizio.
Mi si ruppero le membrane e il mio corpo prese coscienza di una sensazione mai incontrata prima. Cominciai a respirare mentre il mio cuore zampillava di gioia e un brivido mi percorreva la schiena. Quella sera di inizio dicembre l’aria era tersa e una meravigliosa luna piena era alta nel cielo luminoso. Vidi il mondo trasformarsi alla luce della luna e sembrava che il manto notturno si fosse abbassato per poter abbracciare ogni cosa terrena. All’improvviso vibrazioni sconosciute nacquero dalla profondità del mio essere e si allargarono per tutto il corpo. Mi aggrappai alla mano del mio uomo continuando a respirare. Il calore saliva a ondate fino a diventare quasi familiare. Nonostante tutto il cuore pareva tranquillo e io alitavo al suo ritmico pulsare. Mi sentivo stranamente calma: finalmente si compiva il grande miracolo della vita e io ero lo strumento per mezzo del quale si ultimava.
la natività… che dolce tortura. Voto!
Voto questo testo. La luce più dolce…
intenso voto questo testo
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lo voto
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emozioni e calore si insinuano tra le righe del brano..complimenti
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