7 giorni di follie di ottobre

Ottobre: secondo appuntamento con 7 giorni di follie.

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Il mese di ottobre porta l’autunno e con esso la malinconia di un’estate finita. Abbiamo iniziato la nostra nuova stagione con una tematica piuttosto divertente ed è ora di passare a scandagliare di nuovo il vostro animo. Questi sono i temi che vi proponiamo questo mese, argomenti non proprio facili, anche se all’apparenza lo sembrano. Come sempre vi forniremo una chiave interpretativa in modo che possiate scegliere, quali, fra questi vi stuzzica maggiormente.

La prima volta. Le prime volte sono sempre fondamentali nella vita di una persona. Racchiudono quegli step necessari per approdare in un’altra dimensione e andare avanti. Dunque lasciate scorrere i ricordi e pensate alla vostra “prima volta”.
La bugia. Le menzogne non sono sempre negative, anche se, proprio per la natura delle stesse, spesso il loro utilizzo nasconde ben altre intenzioni. Tuttavia, proprio perché si possono dire anche a “fin di bene”, non è necessario interpretare solo il loro lato oscuro.
Il perdono. E dopo la bugia, il perdono. Ovviamente si può perdonare o essere perdonati, in entrambi i casi, i sentimenti possono essere decisamente contrastanti. Non sempre perdonando si prova il piacere di farlo, così come non sempre si ottiene del sollievo nel riceverlo. Dunque potete interpretare l’argomento dall’ottica che meglio esprime il vostro pensiero.
Il peso di esistere. Depressione, solitudine, mancanza di equilibrio… sono tutte tematiche molto attuali e molto sentite. La società stessa crea i presupposti affinché il solo esercizio di esistere diventi una corsa a ostacoli. Quindi, questo potrebbe essere un buon tema per esorcizzare qualche demone che si agita nel vostro animo.
Amare un altro. L’amore è un sentimento difficile e controverso, soprattutto quando improvvisamente spunta “l’altro”. In questo caso l’altro può essere chiunque, un lui, una lei, se non, addirittura, una situazione o un oggetto. Ciò che si frappone in una coppia non è sempre, necessariamente, un altro essere vivente.
Furto di… Il furto è quanto di più odioso possa esistere. Il vedersi sottrarre qualcosa che ci appartiene, spesso, scatena i più bassi istinti. Questo argomento affronta ogni genere di appropriazione indebita, che sia costituita da un qualcosa di materiale, piuttosto che da un’idea o dalla propria identità.
Pensieri deliranti. I pensieri deliranti sono quelli che vagano liberamente nella nostra mente quando, per un motivo o per un altro, non siamo totalmente padroni di noi stessi. Il momento che precede il sonno, una crisi di rabbia, l’apice della disperazione, l’ossessione verso qualcosa o qualcuno, sono tutti esempi nei quali la ragione lascia lo spazio al delirio. 

 Ebbene, come avete potuto notare, nessuno di questi argomenti può essere preso alla leggera, anche se, e sta tutto nella vostra capacità di usare la Penna, anche su tematiche così importanti si può scherzare liberamente.

8 Risposte a “7 giorni di follie di ottobre”

  1. Il peso di esistere

    Mi dispiace per lei che rimarrà sola. E’ così fragile e presto non sarò più al suo fianco.
    L’ho amata tanto, l’ho protetta, l’ho tenuta lontana dalle brutture della vita. Ho fatto il mio dovere come un soldatino di piobo. Giorni e notti trascorse in fabbrica tra caldaie, umidità e la sigaretta fra le labbra. Ero così intento a costruirmi un futuro solido che mi son roso il fegato e mi son fumato pure i polmoni.
    Ora lei è al mio capezzale, mi scruta timorosa con quei grandi occhi nocciola. Mi sorride, mi accarezza la faccia, mi aggiusta la flebo.
    Il mio dolore è grande. Lei è gosì fragile e presto sarà sola.

  2. Ma tu …?
    Ma tu … hai mai chiesto perdono?
    Tu … che sembri stare nel bel mezzo
    D’un non dire … d’un non fare …
    Cos’hai di perfetto oltre all’imperfetto?
    I tempi scompongono uno stato:
    Presente … futuro … passato.
    Io mi soffermerei solo al presente.
    Il passato se non è dimenticato
    Può stare sul gradino stropicciato
    Che forse ha macchiato l’anima celebrale.
    Ma se solo pensassimo
    al nostro imperfetto
    Sapremmo perdonare
    una colpa oscena … sceneggiata
    tramata … voluta inventata …
    da un cervello alienato a scovare
    una chissà quale … indignante offesa morale .
    Ma tu chi sei? Che vuoi?
    Il perdono per te sarà un’infermità
    Una bobina infinita
    Fin quando non abbasserai le ali idealizzate
    Solo alla tua persona incredibilmente perfetta
    Ma che di perfetto non ha assolutamente nulla …
    In generale combatto contro quelle persone
    Che stanno su d’un piedistallo … di gelido cristallo.
    Senza perdono da dare … negato sarà loro l’avere!
    Cristy2014-10-07

  3. Sette giorni di follie: Perdono.

    La mia anima, sfogato l’attimo infuocato della delusione, ferita per una parola non detta, una carezza mancata, una risposta sgarbata. Ormai avvezza al tuo essere distratto, lontano dal mio bisogno di te. Troppo preso dai tuoi perché. Amara sensazione di solitudine. Il giorno nuovo dimentica, dissolve le tue debolezze, rinnovando il mio paziente sentimento, consumando in un abbraccio il perdono che si replica tacito, all’infinito.

  4. Giochino con i titoli:

    La prima volta mi hai rifilato La bugia del secolo. Hai detto: “Il peso di esistere mi opprime”. E io mi sono lasciata intrappolare dalla malinconia del tuo sguardo, da quel senso di perdita che vedevo aleggiare in mezzo a Pensieri deliranti, come se avessi subito il Furto di… cosa? Hai voluto Il perdono da un’anima afflitta e alla fine te ne sei andato dicendo di… Amare un altro

  5. Amare un altro
    é stato un furto di…
    Pensieri deliranti
    si susseguono nel
    peso di esistere
    ma il perdono
    è solo la bugia
    di una prima volta

  6. Giochino coi titoli:

    Era la prima volta che gli raccontavo una bugia, quando mi chiese se avessi mai provato desiderio per un uomo diverso.
    Sudavo freddo, era come aver subito un furto dell’anima, un peso sopra l’esistenza che premeva forse più di quanto mi schiacciasse il voler amare un altro.
    Eppure son sicura che dentro ai miei occhi lui potesse vedere tutti i miei pensieri deliranti per quest’altro che neppure mi guarda.
    L’ho esorcizzato. Rovesciando su un foglio ogni singolo desiderio che di notte si materializzava nei miei sogni, senza dover per forza uscire dal mio cerchio, l’ho cancellato dalle mie fantasie fino a raggiungere il perdono dei miei sensi, che innocenti si sono liberati dall’incombenza di un terzo che comunque non c’entrava.

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