7 giorni di follie di marzo

7 giorni di follie di marzo

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Le condizioni atmosferiche di certo non aiutano, però, si sa, marzo è pazzerello e così lo è anche il tempo. Tuttavia, la pioggia, la neve, il cielo colmo di nuvole opprimenti creano quello stato d’animo che porta a diventare negativi e pessimisti, forse più del dovuto e più di quanto potremmo esserlo in altre condizioni. Per questo i nostri temi rispecchiano il vostro “sentire” e la vostra sensibilità stagionale. Non sarà semplice affrontarli perché vorrà dire guardarsi dentro e capire come andare avanti. Ma siamo certi che potete farcela e potrebbe diventare la cura per riuscire a superare il momento.

Scrivere, sogni e illusioni. Come vi abbiamo già anticipato nell’introduzione, questo periodo crea qualche disagio ai nostri autori, i quali sono assaliti da dubbi, da momenti di stanchezza e da quel senso di inutilità che a volte prende chiunque si cimenti in questo campo.

L’autunno in primavera. Se la primavera dovesse essere rappresentata in questo momento, dovrebbe avere una veste autunnale, se non addirittura invernale. I boccioli tardano ad arrivare e quel tiepido sole, così rassicurante in questo periodo, è ben nascosto dietro coltri di nuvole minacciose.

La canzone dell’acqua. Gocce, scrosci, rivoletti che cantano dalle grondaie, quante melodie può suonare l’acqua alle nostre orecchie. E queste note cosa ci ricordano?

Sguardi sul fuoco. Quante volte vi siete incantati a guardare le fiamme danzare e quante strane figure hanno finito per concretizzarsi sotto i vostri occhi?

Senza freni. I freni possono essere inibitori o materiali. Scaraventarvi giù da una discesa con la macchina o in un abisso senza le inibizioni necessarie. A voi immaginarvi le modalità e le storie.

Rincorrendo la vita. Non poteva mancare un tematica del genere, soprattutto in un contest introspettivo come questo di marzo. Siamo certi che anche a voi è capitato di dover rincorrere il tempo, di non riuscire a stare dietro a tutto.

Lettera a me stesso. Provate a immaginare voi stessi in un futuro quando, guardandovi indietro, vi venisse offerta la possibilità di scrivervi una lettera. Una missiva con cui mettervi in guardia nell’affrontare alcune situazioni o incitarvi nel sceglierne delle altre. Se poteste, che cosa vi scrivereste?

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