7 giorni di giugno: il tatto

Il tatto diventa protagonista per 7 giorni di giugno

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Carissime Penne, 7 giorni di giugno non poteva esimersi dal continuare con il percorso intrapreso nell’impero dei sensi e per questo mese vorremmo sottoporvi il tatto. Come affrontare questo tema?

Vi proponiamo un esercizio semplice e facile da eseguire: chiudete gli occhi e toccate gli oggetti che avete intorno cercando di indovinare cosa sono e soffermandovi sulle sensazioni che trasmettono. Per i più temerari suggeriamo di infilare le mani in frigorifero, ambiente quanto mai particolare, ricco di spunti sensoriali, soprattutto quando s’incontrano mutazioni genetiche di vario genere. I termini di questo contest sono quelli che ormai abbiamo adottato da qualche tempo, ovvero un testo principale e uno di riserva, al massimo 5000 battute spazi compresi e il senso prescelto come protagonista indiscusso del brano. Non mischiate più scelte nello stesso pezzo, mi raccomando. Come sempre noi vi offriamo degli spunti, dandovi quelle che sono le 7 linee guida del mese.

Liscio. Avete presente il velluto o la guancia di un bimbo? Di solito le superfici lisce comunicano emozioni positive, gradevoli, talvolta persino erotiche. Sta a voi identificare quale potrebbe essere un oggetto in grado di scatenare la vostra fantasia.

Duro. Quanto possono essere solide le pareti di una casa? La durezza è insita in alcuni materiali con cui si vuole, di solito, dare un’idea di eternità o di permanenza nello spazio e nel tempo. Tuttavia, se possono servire per proteggere, possono diventare anche prigioni invalicabili e non sempre costruite con oggetti visibili.

Ruvido. La buccia degli agrumi ben sottolinea la sensazione granulosa che si prova quando le nostre dita la sfiorano. Tuttavia, non è l’unico oggetto a creare questo tipo di percezione. Diversi attrezzi di uso comune possono portare all’estremo la ruvidezza, come ad esempio il legno grezzo.

Pungente. Dai rovi ai gambi delle rose, passando dai porcospini, sono tutte cose da maneggiare con estrema cura, a volte è persino meglio evitare il contatto. Ma non sempre si è così fortunati e può accadere di finire in mezzo a un campo di ortiche.

Freddo. Il ghiaccio è forse l’elemento più freddo che le nostre mani sono in grado di toccare. Eppure esistono altre cose che possono comunicare la stessa sensazione pur non essendo naturalmente così tanto fredde. Provate a pensare a una lapide di marmo…

Caldo. A chi non è mai capitato di scottarsi con una pentola bollente o con il forno? Tuttavia ci sono fiamme che, per quanto non siano ustionanti, riescono comunque a scaldare l’anima. Pensate alla cera calda e all’uso che se ne potrebbe fare.

Viscido. Per finire il nostro elenco, vogliamo proporvi una sensazione per nulla gradevole, tanto quanto può esserlo la bava di una lumaca o qualcosa di particolarmente molliccio e repellente che potreste trovare sotto il vostro letto, magari in un incubo.

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