Ascolto
le voci di un tempo
nelle risacche
che il mare porta con sé.
Tremano i ricordi
tra luce e ombra,
con gli occhi scarni
e pieni di vento.
Vi aspetto sulla riva,
ombre,
che camminate
sopra le piccole maree.
Il vostro naufragio
è un approdo su spiagge
dagli umani segreti.
Sogno di camminare al vostro fianco mentre mi parlate
da un’onda repentina
che riversa nel petto
un odore salino.
Sono ritornati i giorni
in cui vi ho amato tanto,
quando raccoglievamo
fiori tra i roveti
dopo il seme del pianto:
danzavano petali nell’aria come aquiloni
a un passo dal cielo.
E intanto
il giorno s’ interrompe
nella notte azzurra
e si compie il mio cammino
in un lembo di sabbia,
tornato a essere un frammento
per inseguire il mio cuore.
Ho impresso
le frangenti sillabe
sui miei passi
e nel mare
che trascina il mio pianto
come i tanti segreti.