Spirito e materia di Anna Cibotti
Marta aprì gli scuri della finestra, e la luce livida di quel mattino d’inverno entrò prepotente nella stanza inondandola col suo freddo colore.
Com’era difficile lasciare il nulla del riposo, o l’illusione di un sogno, per affrontare un’altra giornata quasi sempre uguale all’altra.
Sempre le stesse funzioni, necessarie alla sopravvivenza di quella massa chimica tanto perfetta e fragile allo stesso tempo, di cui è fatto il corpo.
Ma cos’è vivere e, a cosa serve mantenere una macchina che prima o poi si guasta per poi rompersi definitivamente?
Tutta la fatica inane per mantenerla integra, e quella per rimediare ai danni, sono solo un calvario inutile che porta al niente.
Si levò pigramente il pigiama e passò davanti al grande specchio posto difronte al letto.
Non voleva guardarsi, non più.
Ma lo fece.
Guardò il suo corpo rinsecchito di vecchia, le rughe attorno alla piega amara della bocca, lo sguardo spento.
All’angolo dello stesso, sfumata come nebbia, intravide improvvisamente una luce.
Fluttuava leggera e sinuosa , avanti e indietro, come la fiammella di una candela mossa dall’aria.
Marta pensò a chi aveva amato, all’odore dell’erba bagnata, ai colori dell’autunno, agli errori commessi, alla sua comprensione del prossimo, all’ultima poesia scritta, allo sguardo di un bambino, alla speranza provata, alla bellezza del mare e al suo mistero.
Tutto questo non era materia.
Quella luce non era un riflesso.
Capì che il suo corpo stanco era al di qua di quella porta che divideva due mondi.
La soglia era lo specchio.
In esso, l’energia del suo spirito si era rivelata, e in lei vide la sua eternità.
“Come è bella la mia mente”, mormorò guardando quella proiezione di luce.
“Come è bella la mia anima.”, poi… il buio le chiuse gli occhi.
Voto questo testo.
Le votazioni si sono chiuse domenica, 23 novembre, alle ore 23.59
Voto questo testo
Voto questo testo
Lo voto
Voto questo testo. Molto bello
mi è piaciuto molto! Voto per questo testo
Voto questo, perchè esistono dei momenti in cui la mente e l’anima vanno oltre il nostro corpo che in tali occasioni si trasforma in una prigione.
Voto per questo testo
Voto volentieri questo scritto così bello di Anna Cibotti che ha saputo leggere dentro l’anima della sua protagonista in maniera così vivida e reale! Complimenti! – Alfredo
Voto questo testo
Voto per quest testo
Piaciuto. Voto questo testo.
Voto questo testo
mi piace la sorpresa del finale.
lo voto
voto questo testo
Lo stile di Anna è inconfondibile, pochi ma importanti dettagli per caratterizzare la scena senza far divagare troppo anche un lettore attento ai dettagli.
Voto questo testo
Voto questo testo.
Mi sono immedesimata nel personaggio e ho amato la protagonista e la sua luce. Bellissimo racconto degno di Anna Cibotti autrice piena di “Luce”
Voto cuesto testo. La persona (dall’etrusco “phersu” = maschera), nel senso di corpo, è soltanto una maschera deteriorabile che l’Anima indossa per entrare nel mondo. È bello e terapeutico riuscirlo a capire. Brava Anna!
Mi piace molto!Voto questo testo!
Con un finale così, come posso non votarlo? Voto questo testo.
Voto per questo. Molto intenso e profondo.
Voto questo brano
Emozionante, perdoniamo qualche refuso, comunque correggibile, ma un racconto che (rin)tocca di corde poetiche, semplice ma pregnante
Voto decisamente questo racconto, un racconto intenso e toccante oltre che splendido! 🙂
voto questo testo
voto questo testo
voto questo testo
Voto questo testo
Sublime consapevolezza di un cambiamento, di una trasformazione.