Che gioia sentirti scalciare! Tutto a posto quindi? Bene.
Oggi ci aspetta un bel po’ di lavoro, dobbiamo uscire, comprare le tempere colorate e disegnare il muro della tua stanzetta.
Avevo pensato a due enormi pesci posti uno di fronte all’altro immersi in una marea di bolle dal celeste più chiaro al blu più intenso al verde cobalto. E le alghe, i cavallucci marini, le stelle di mare, le conchiglie…
Che cosa ne pensi? Se sei d’accordo, tirami un calcetto ma non farmi troppo male eh…
È bellissimo sentirti nuotare e soffermarmi a parlare con te tra mille carezze.
Mi chiedo spesso se tutte queste carezze che faccio alla mia pancia ti arrivino sotto forma di vibrazioni o di non so che cosa.
Ho paura che non avrò mai una risposta…
Non vedo l’ora di averti qui, di portarti incontro al sole, di farti conoscere il mare.
No, non è solo questo.
La sensazione che ho quando vado al mare è che tu voglia assolutamente immergerti con me tra le sue acque per vedere attraverso i miei occhi, per sentire il suo profumo attraverso il mio naso.
Sento che il momento è vicino… presto ti avrò tra le mie braccia.
Bambino mio, a volte durante la mia attesa, ho avuto paura di questo momento, presto ti staccherai dal mio corpo per affacciarti alla vita e io, da quel momento in poi, dovrò dividerti con il mondo. Come potrò abituarmi a vivere di nuovo, da sola, senza te dentro me?
A proposito abbiamo deciso che ti chiamerai Andrea a prescindere se tu sarai un bambino o una bambina, sia io, sia tuo padre, non abbiamo mai voluto saperlo.
Chissà se ti piacerà…
E chissà se ti piacerò… Posso dirti soltanto che sono certa che non cambierò mai e che tu imparerai ad amarmi e odiarmi contemporaneamente.