Effimera estate di Sebastiano Impalà

Effimera estate di Sebastiano Impalà

Genere: Poesia

Vivo solo
in questa foresta
d’immagini
e riflessioni,
adagiato con noncuranza
su sabbie torride
e piccole conchiglie.
Il suono delle stelle
m’induce
a un dolce sonno,
mentre viaggio
su barche di giunchi intrecciati
e canne di bambù.
Ho avvertito il suono
di un corno antico,
la banda musicale
che scorrazza
per le vie del centro,
le facce stralunate dei turisti
intenti a degustare
prelibatezze effimere
e vortici
di assoluta vacuità.
Mi sveglio
in un mattino assolato,
felice d’esser nato,
a rimirare
il sorgere del sole
nell’alveo caldo del mio cuore.

50 Risposte a “Effimera estate di Sebastiano Impalà”

  1. Quando la poetica traccia i contorni di un pensiero e ne coglie l’essenza. Vera poesia

  2. Ci fosse anche una bella signorina scaldare il cuore, sarebbe stato anche meglio. Mi pare un po’ un peccato srecare un sogno per la banda musicale, ma a ognuno il suo, la poesia però è scritta bene e la voto.

  3. Bravo sebastiano, rende devvero bene l’idea. la descrizione del sogno mi ha fatto pensare a quei momenti tra il sonno e la veglia, quando la coscenza prende a pretesto il più piccolo stimolo, trasfigurandolo.

  4. Genuina poesia, piena di carica vitale e gioia infinita…molto bella.

  5. Sognante, calda e sembra realmente di udire i suoni del mare. Davvero bella!

  6. Voto per questo testo a cui mancano solo 5 stelle

    1. Voto questo testo.
      Credo che la maturità artistica raggiunta da questo grande poeta, meriti traguardi davvero importanti. Grazie Sebastiano, un onore votarti e averti come amico.

  7. voto questo testo per la musicale liricità, mi riconosco nel contenuto…

  8. La vita s’appaga per le gioie, la solitudine si rintana per il niente che sosta alle mura dell’essere. Nel fragile e illusorio quotidiano, stendersi al mare del mormorio rovente al chiasso sedato è tregua. E le stelle dolcemente a guardare, mentre ogni cosa ha il proseguo nel reale di figure e maschere. Il sogno è illusione, è arrendersi ai desideri della mente, ma il risveglio scuote, l’alba rumoreggia il sole incalza, la vita afferra, il dire proclama, la voce imperiosa del dovere s’affida alla ragione. Complimenti all’autore di questi versi che inducono ad una lettura piena di colore, immagini e suoni che mi trasportano nell’estate assolata a rimirare il sorgere del sole. Voto per questo testo.

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