Lettera ad un’amica – tratto da “Le confessioni di Eva” di Allie Walker

Lettera ad un’amica – tratto da “Le confessioni di Eva” di Allie Walker

Genere: Psicologico/Epistolare/Realismo

Cara Lucia,
Oddio che inizio smielato e ordinario. Mi dispiace, ma non sapevo proprio come iniziare.
Avrei potuto dire: Ciao, oppure chiamarti tesoro, o avrei potuto scrivere ehilà, o salve. In qualsiasi maniera avessi iniziato, sono sicura che non ti sarebbe interessato poi molto. Forse il tuo interesse crescerà leggendomi e ti chiederai perché ti scrivo proprio in questo momento.
Ho pensato molto.
Alla fine ho deciso che forse sarebbe stato terapeutico tirar fuori tutti i miei ricordi, disinnescando i suoi poteri una volta per tutte, anche se piuttosto terribili. Ed ho scelto te, in fondo sei la mia unica amica.
Tu ieri mi hai chiesto perché mi ostino a sottomettermi agli uomini e a godere delle loro umiliazioni…
Me lo hanno chiesto spesso, in molti, non mi sono mai soffermata a pensarci realmente finora e a nessuno mai ho dato una risposta, forse nemmeno a me stessa. Ma tu mi hai dato modo di pensare alla mia sessualità cosi spiccata, così multiforme e, finora, sono rimasta distaccata da quel qualcosa di brutto che adombrava il mio passato. Non voglio dire che me ne ero dimenticata del tutto, ho solo cercato di tenerlo lontano dalla mia memoria cosciente.
Quando avevo nove anni, andai a giocare a casa di un’amica, non abitava lontano e in città ancora si viveva bene; poco traffico, pochi pericoli, una città a misura di tutti- Bambini ed adulti beatamente crogiolati nel quieto vivere di una cittadina di provincia, con poca criminalità e spazi a misura di famiglie. I miei genitori non avevano ancora imparato ad essere paranoici e non era affatto insolito, per una ragazzina, vagare per le strade della città in cerca dei propri spensierati divertimenti.
I dettagli di quel giorno, sono sfumati, sono solo ricordi nebbiosi di una bambina che non conosceva ancora la malizia, per fortuna, ma ricordo benissimo i contorni di quello che avvenne.
Un uomo chiese il mio aiuto, per delle borse della spesa, promettendomi di pagare per il mio servizio. Lo conoscevo a malapena, lo avevo visto qualche volta al supermercato salutare mia mamma, ogni tanto si fermava a parlare con mio padre, non ricordo nemmeno il nome, e in quel momento non mi interessava saperlo. Sapevo solo che avrei fatto un favore ad un amico dei miei genitori e loro ne sarebbero stati felici e orgogliosi.
Mi ricordo che quando entrai in casa sua lui chiuse subito la porta e mi spaventai un po’. Ricordo poco altro, movimenti confusi e veloci di lui e le sue mani che si muovevano frenetiche. Poi un liquido che associai al suo cazzo, che a quell’età confusi con pipì, non avendo un punto di riferimento da cui partire per comprendere. Ora, con la maggior coscienza di un adulta, naturalmente, penso e so con certezza che doveva essere bel altro, completamente diverso da un bisogno fisiologico. Era un bisogno, invece, dettato da una mente perversa e malata.
Mi ricordo anche di esser stata pagata come promesso, poche lire, una volta che ebbe finito. Come se l’innocenza di una ragazzina fosse a buon mercato e potesse essere acquistata da tutti. Forse lo fece per placare il proprio vile senso di colpa, per aver usato un volto e un corpo innocente e smaliziato… delle mani innocenti di una bambina.
Me lo ricordo, ora, come un film senza una trama, indipendente dalla protagonista ed è terribile averlo sepolto per così tanto tempo.
Non l’ho mai detto ad anima viva, rifiutandomi di soffermarmi sull’accaduto, chiuso a chiave in angolo dimenticato e oscuro della mia mente. Una maniera per andare avanti nella mia giovane vita, forse, o la strategia di un sopravvissuto, o forse imbrogliavo anche me stessa, guardando all’indietro. Non riesco nemmeno ora a capire, fu tutto veloce e insensato per me allora bambina.
Nonostante tutto, penso che non è per questo che sono una sottomessa, gli avvenimenti orribili succedono a tutti… La sottomissione è solo la mia natura, mentre quell’avvenimento solo un incidente a cui ripensare e da cui trarre insegnamento… una lezione orribile, ma pur sempre di crescita.
Ricordo anche, che prima di quell’uomo, io ero felice, curiosa, socievole, poi sono cambiata. Spaventata dagli uomini fino al momento in cui non ho capito il fatto, timida ed introversa mi sono nascosta agli altri, anche ai miei stessi coetanei, difendendomi inconsciamente dietro uno strato di grasso per molti anni, in modo da divenire indesiderabile.
Ma poi è arrivato il momento inevitabile in cui mi sono sentita attratta ed affascinata dal sesso e dai ragazzi e di nuovo è cambiato tutto nella mia vita. Tra diete e studio, sono diventata quello che mi piaceva diventare, una bella donna intelligente e colta, con un potere in mano, che spesso ancora nascondo visto dove voglio arrivare.
E sono consapevole, ora, che il tempo guarisce, che quella trappola che era dentro di me, in misura enorme ma nascosta, ora è solo un ricordo.
L’orrore rimane bloccato da qualche parte, dentro di me, nella più profonda delle memorie, al sicuro. in modo che non mi colpisca ancora come un’ossessione e la bambina di allora ha trovato il modo di combattere le insicurezze.
Abbiamo tutti le nostre tragedie, forse io ho incontrato la mia troppo presto, ed ho scelto di seppellirla per un tempo indefinito.
Io adesso vivo, nella gioia e nell’abbondanza di sentimenti.
Ti chiedo scusa, se ti ho imbarazzato con questa confessione. Spero che la nostra amicizia continui a fiorire.
Adesso posso dire: CIAO, ti voglio bene.
P.S.: sto bene, molto meglio di quanto tu possa pensare.

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9 Risposte a “Lettera ad un’amica – tratto da “Le confessioni di Eva” di Allie Walker”

  1. Un testo INTROSPETTIVO e di profonda valutazione di se e delle proprie esperienze canalizzate verso momenti di maturazione e di crescita, malgrado tutto .
    Molto bello !!

  2. Affilato e diretto, parole che tagliano la pagina e la coscienza.
    Voto (anche) per questo.

    1. Giancarlo, mi dispiace ma le votazioni sono terminate ieri alle 23.59. Tuttavia, credo che l’autrice apprezzerà comunque il tuo gesto.

  3. Notevole capacità descrittiva, entra nell interiorità come lama affilata. Risvolti psicologici assolutamente precisi.

  4. Bellissimo pezzo! Lo sento molto in sintonia con le tematiche che tratto anche io.
    Voto per questo testo.

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