Heaven, un cuore infranto di Roberta Sacchi

Heaven, un cuore infranto di Roberta Sacchi

Genere: Fantastico/Sentimentale

Vi siete mai chiesti cosa succede quando una cacciatrice di demoni si innamora? No?
In fondo il cuore di una donna tanto speciale, in materia d’amore, è molto simile a quello di tutte noi. Soprattutto quando si sente tradita dalla persona a cui era più legata.
Questa è la storia di come Heaven si è innamorata e di come da quel momento ha semplicemente serrato il suo cuore, rendendolo impenetrabile. Tutto ebbe inizio quando conobbe Eric, in Alabama , nella Contea di Lamar a Millport. Entrambi si ritrovarono ad inseguire Haborym.
Chi è costui?
Beh, ragazzi miei, se Haborym decide di risorgere dalle profondità degli Inferi significa che l’Apocalisse è vicina o comunque che siamo tutti in un mare di guai.
Haborym, nella religione ebraica, è un granduca dell’Inferno, arreca incendi ed è in grado di distruggere intere città, oltre che boschi e dimore. Normalmente è raffigurato come un essere a tre teste: serpente, uomo e gatto. Non cavalca un bianco destriero, dato che non è un Principe Azzurro bensì un drago o, all’occorrenza, una vipera. Regge in mano una torcia, perennemente accesa e comanda ventisei legioni infernali.
Ora, a noi poco importa di fornire altri dettagli su di lui perché siamo qui per raccontarvi di come nacque l’amore tra Eric e Heaven e di come il cacciatore spezzò il cuore di lei.
Quando riuscirono a sconfiggere Haborym entrambi decisero di andare a festeggiare in una bettola lì vicino, ben presto l’adrenalina della caccia e l’euforia per il troppo alcool ebbero il sopravvento e i due finirono a letto insieme.
Il giorno dopo qualcosa era cambiato in entrambi, Eric non riusciva a guardare Heaven solo come una collega e lei aveva capito che quella non era stata solo una notte di passaggio. Fu così che, senza volerlo, la nostra cacciatrice si ritrovò completamente innamorata persa.
Tuttavia nulla è eterno e ben presto anche la loro relazione finì.
La mattina in cui si ritrovò sola, Heaven si rivestì in fretta e furia, indossò i suoi anfibi e la sua tenuta da caccia più comoda, prese le sue armi migliori e poi senza lasciare un messaggio, senza proferire verbo, decise di sparire nel nulla. Aveva in mente una meta precisa e la raggiunse con tutta la caparbietà di una donna alla quale hanno spezzato il cuore.
Lui le aveva dato il suo sorriso, un pezzo di cuore ed il suo calore e lei aveva cercato di non innamorarsi ma, alla fine, gli aveva donato la propria anima e il suo amore puro e innocente e così, giunta ai piedi della montagna, si fermò sulla riva del fiume, persa nella propria immagine riflessa nello specchio d’acqua. Il sole illuminava le vette innevate e lei pensò a tutto il tempo che aveva atteso per incontrare un uomo come Eric.
Pur avendo viaggiato per mezzo mondo, pur avendo conosciuto aspetti della vita ignoti ai più, in quel momento non avrebbe voluto essere in nessun altro posto al di fuori di quello dove si trovava; neanche il vecchio faro, dove giocava da bambina, avrebbe potuto risollevarle lo spirito.
D’altronde, quella notte in cui si era concessa ad Eric, già dal primo bacio aveva capito che si sarebbe persa per sempre in lui. Sebbene si fosse sforzata di mantenere le distanze, dopo la loro prima volta, non vi era riuscita: Eric era entrato nella sua vita, il suo amore aveva trovato la strada per il cuore di lei e giuntovi ne aveva annientato tutte le difese.
La prima volta che lei capì di avere perso la testa per lui, fu quando, proprio nel posto ove era ora, sporca del sangue dell’ennesimo demone, si era fermata per lavarsi e lui le aveva bisbigliato per la prima volta: <<Ti amo!>>.
A quel punto il suo cuore si era irrimediabilmente intrecciato con quello di lui. Lei gli aveva dato tutta la sua anima, il suo corpo e il suo sangue, in una parola tutta sé stessa ed ora era stata tradita proprio da Eric.
Heaven aveva atteso a lungo il vero amore, così a lungo da dover erigere una fortezza di cemento attorno al proprio cuore per difenderlo, perché fin da bambina i suoi le avevano detto che se si fosse innamorata, non avrebbe più potuto cacciare. Era cresciuta credendo che amore fosse sinonimo di debolezza.
Suo padre le diceva sempre:
<<Heaven, stai lontana dagli affari di cuore, innamorarsi è una fregatura. Non riesci più a concentrarti, non riesci più a pensare. Devi restare vigile e attenta se vuoi vivere!>>.
Ora seduta sulla riva del fiume, si sentiva soffocare dai ricordi e non si capacitava di come avesse fatto a soccombere ad Eric. Lei aveva semplicemente fermato il proprio mondo per lui, mettendolo al centro della propria vita, che si era unicamente bloccata ed aveva iniziato a girare intorno a Eric. Nei mesi successivi, proprio come le aveva detto il padre, non era più stata in grado di svolgere il suo lavoro ed aveva rischiato più volte di morire.
Non parliamo poi di quando cacciavano in coppia: una tragedia! Heaven ormai si fissava solo su Eric e viveva col timore che lui potesse soccombere per mano di qualche demone.
Adesso, immersa nella solitudine di quel luogo di pace, lo sguardo fisso sullo specchio dell’acqua, stava cercando di dare un senso alla propria vita e di ricomporre i pezzi del suo cuore ormai spezzato.
Non c’è niente di peggio che sentirsi tradita ed era questa la sensazione predominante nel proprio essere. Lei si sentiva imbrogliata dall’uomo che fino al giorno prima era stato un amico ed un fratello per lei e che, dopo averle detto: “Ti amo”, era semplicemente svanito nel nulla con tutte le sue cose dalla sera alla mattina.
Lo stesso uomo che l’aveva accolta da giovane, dandole un tetto ed insegnandole i valori della vita, il medesimo che ben sapeva quanto lei avesse sofferto per amore.
Sì, senza ombra di dubbio era stata tradita e ora non sapeva come reagire.
Restò così per molte ore fino a quando le vette innevate assunsero un tenue colore, prima arancione e poi rosato, il tramonto di un nuovo giorno e l’inizio di una nuova vita si stavano approssimando. Tra le mani reggeva il cellulare, conteneva un semplice messaggio:
“Scusa se sono fuggito ma stava diventando un rapporto troppo stretto. Cercami solo se vuoi lavorare ancora per me. Sto andando a…”.
Il messaggio, speditole quella stessa giornata, all’alba quando lui era fuggito dal suo letto, come un vigliacco, proseguiva con l’indirizzo di un paesino sperduto.
L’attendeva un’ardua decisione: restare sola le avrebbe spezzato l’anima, stare con Eric, invece, il cuore.
Quale dei due avrebbe dovuto sacrificare?
Fu a quel punto che trasse un bel respiro e voltandosi fece la sua scelta.
Sarebbe tornata da Eric perché dopo decenni trascorsi a contrastare le forze del Male un concetto le appariva molto chiaro ed era quello su cui aveva fondato tutta la sua esperienza di cacciatrice: tutti noi quotidianamente affrontiamo battaglie interiori e non, proprio per mettere in salvo la nostra anima.
Il nostro soffio vitale è unico ed è l’unico compagno che ci resterà nel nostro ultimo viaggio! Sarà con essa che ci presenteremo oltre la morte e sarà con essa che si decideranno le nostre futuri sorti!

 

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15 Risposte a “Heaven, un cuore infranto di Roberta Sacchi”

  1. Voto per questo testo! L’autrice è in grado di scrivere e avvicinare il lettore come pochi altri.

  2. Voto questo testo

    Convolgente, appassionante qundo arriva il prossimo??

  3. “Voto per questo testo”
    L’autrice riesce a coinvolgermi sempre con le sue bellissime parole, ha una bravura che non tutti hanno, complimenti davvero e che dire adoro il suo modo di scrivere.

  4. Voto per questo testo. Bellissimo, coinvolgente e l’autrice è veramente padrona dell’italiano. Testo veramente spettacolare, suscita emozioni in chi legge e ti trasporta nel mondo di Heaven.

  5. Voto per questo testo, veramente bellissimo e coinvolgente.

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