L’ingiustizia di Calimero

L’ingiustizia di Calimero di Anna Ciraci

Io sono Calimero: un ragazzo mediocre, capace di arrabattarsi in tutto, ma incapace di eccellere in qualcosa. 
Ho sempre pensato che il mondo mi passasse attraverso senza neppure vedermi, fin da piccolo ripetevo più e più volte il mio dire perché sembrava che nessuno volesse ascoltarlo e allora io per non sentirmi più escluso decisi di escludermi ancora di più.
Avevo una corporatura piccola, una scura carnagione, e i capelli nerissimi, cominciai a vestirmi di nero per passare inosservato all’ombra e sembrare un angolo buio alla luce.
Smisi anche di parlare. A tacere nessuno ti può sentire, e se nessuno ti sente neppure ti vede. Divenni piccolo, piccolo e nero.
Dal mio angolo oscuro osservavo il mondo cercando un posto dove potermi mostrare, ma ogni volta che tentavo di inserirmi non riuscivo collocarmi. Sembrava d’essere un pezzo di puzzle cui avevano mordicchiato i contorni, non avrei mai retto dentro un insieme omogeneo. Intanto, per non buttare invano il mio tempo, prendevo appunti sui margini di tutti i pezzi che incontravo.
D’un tratto riuscì a trovare un contorno perfetto dove potermi inserire.
E finalmente mi mostrai, dapprima a chi mi stava accanto poi anche a tutti gli altri. Era bello far parte del mondo, così bello che credetti fosse importante lasciare un segno del mio esserci stato, non ero più “piccolo e nero”.
Chi mi stava accanto però sembrava non gradire, non ho mai compreso il perché, invece di spronarmi e consigliarmi, se ne stesse in disparte come non volesse entrare a far parte di ciò che finalmente ero diventato. Tentai di tutto per capire cosa non andasse, anche chiedere se ciò che stavo facendo fosse sbagliato, ma non ottenni mai risposta.
Se neppure chi più di tutti dovrebbe sostenerti non ci crede, vuol dire che non esiste segno degno d’essere lasciato.
Così ritornai nuovamente piccolo e nero, oscurato dall’ombra di un soffocato me stesso, invisibile al mondo, senza mai scoprire davvero quanta luce sarei riuscito a riflettere.

20 Risposte a “L’ingiustizia di Calimero”

  1. Certo che VOTO PER QUESTO TESTO, lo trovo semplice e questo non é frequente ma ancor più é una pura osservazione di una realtà: Dunque non giudicata né consolata o con pretesa di esaurirla.

  2. A dire il vero non l’ho capito tanto bene… Lo voto lo stesso perché è ben scritto e forse sono io che sono tonto!

  3. voto questo testo : molto bello, ha dei messaggi di fondo molto importanti

  4. Voto per questo testo. Un po’ pessimista il finale, ma bella lettura. Vogliamo la rivincita!

  5. voto per questo testo e per me è di incommensurabile fattura e bellezza 🙂

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