Di te ho chiesto con voce nascosta di Oliviero Angelo Fuina

Negli incensi che accendono lo sguardo
tu non sei, alla fine delle mani
all’inizio di un rotondo sentiero
nel centro di ogni nostra direzione;

mentre il palpito si accorda al tamburo
è sincopato il singhiozzo represso
come un torto che ho fatto nel silenzio
al tempo del tuo nome condiviso.

Di te ho chiesto con voce nascosta
sapendo di svelare ancora il cuore
ma innalzano le ali tue trovate
e sotto sterno io vivo il tuo cielo.

Cammino nei tre mondi che ora scopro
cercando di acquietare il mio giaguaro
trovo nei fiumi le pietre più vere
lascio nel vento domande scadute.