Fra uno show e l’altro di Rossana Roxie Lozzio

Attendo di rivederti… sotto ad un palco che dovrebbe essere anonimo ma che invece, per me, rappresenta un paesaggio primaverile.
L’attesa è cominciata molto tempo prima, in realtà… dal momento in cui ho saputo che saresti arrivato. Da lì, è partita la fibrillazione infantile, quella che non ho nemmeno mai vissuto nell’adolescenza, quella che mi fa sentire viva e felice di esserlo, durante la quale mi occupo di procurarmi il biglietto, la compagnia migliore con la quale prendere parte allo show ed incomincio a pianificare il viaggio.
Poi, dopo giorni trascorsi ad aspettare, giungono quegli ultimi, interminabili, sessanta minuti… durante cui mi ritrovo seduta in una platea, più o meno elegante, dipende dalla cornice del posto e mi ritrovo a guardarmi intorno, a studiare le facce che mi circondano, a tentare di pensare ad altro che non sia quello che mi accingo a vivere, a sforzarmi di concentrarmi su quanto mi sta dicendo chi mi ha accompagnato e invece, il cuore batte così forte che ho persino timore che lo sentano i vicini di posto!
Le luci si spengono, comincia la musica e una voce ti introduce… da quel momento, m’invade uno stato di pura estasi, precisamente quella mai vissuta nell’età in cui, per chi non è abituato a sognare, dovrebbe essere consentita e che mi fa sentire viva e felice di esserlo.
Durante il tempo in cui rimani su quel palco, di fronte a me che faccio sempre in modo di ritrovarmi nella posizione centrale, mi estraneo da tutto e da tutti… nella mente non c’è più posto per i problemi quotidiani, per i dolori che mi hanno colpito nel corso della mia esistenza, per tutto quello che è accaduto nella parentesi di tempo fra lo show che lo ha preceduto e quello a cui sto di nuovo assistendo. Non esisto più per quello che sono stata prima, per quello che sono ora e per quello che mi scoprirò ad essere, quando l’incanto sarà terminato.
Poi, inevitabile, arriva la fine… sorridi, saluti, ti congedi ma fortunatamente ritorni, per concederti di nuovo al pubblico che ti ama e che ti riconosce per quel magico istrione che sei. Ancora una volta, però, giunge la fine e per davvero. Le luci – sul palco e tutto intorno a me – si spengono e per me, ricomincia l’attesa.