Sogni d’oro di Gabriele Palumbo

Sogni d’oro…perché non si dice sogni di plastica o sogni di catrame o sogni di merda…non sono pur sempre sogni? Non è pur sempre un distacco, seppur momentaneo, dalla realtà? A me bastava questo, distaccarmi dalla realtà…da piccolo non lo capivo, facevo sempre incubi e mi svegliavo impaurito e col timore di sognare di nuovo…avevo vissuto ancora troppo poco per capire che erano meglio quegli incubi, fatti di pensieri sparsi e incomprensibili, rispetto agli incubi fatti di realtà concrete…Ora invece ogni volta che vado a dormire spero sempre di sognare, succede raramente ormai, non so perché, ma quando succede sono felice, felice di vivere nella mia incomprensibile mente…felice di avventurarmi nei sentieri districati forgiati da 21 anni di gioie e dolori, sotto forme oscure che solo a occhi chiusi posso vivere con serenità…spero sempre di sognare, ma spero che un giorno mi succeda anche a occhi aperti…