Cupido di Andrea Mazzolini

Voi lo sapete che c’ho un chiodo fisso,
che d’una donna sono innamorato,
occhi da Dea (ma il nome non vi scrivo).
Mi ha spinto in cielo e dopo in un abisso
perché da lei non son contraccambiato

(e m’ha spezzato in tre come un grissino).
Se becco quello stronzo di Cupido
gli rubo la faretra con i dardi,
scendo in piazza, vedrete che combino!
Ora la pianto ché s’è fatto tardi.