Caro Dio… di Monica Pasero

Caro Dio, stanotte non ho chiuso occhio e oggi per la prima volta da quando esisto, ho deciso di scriverti una lettera un po’stupida la cosa vero ? anche perche già tu conosci il contenuto e poi non saprei dove spedirtela, diciamo che sul tuo indirizzo sei stato sempre un po’troppo vago.
Comunque sai già, perchè sono arrabbiata,mi conosci mi hai creata tu ,e se sono anche così cocciuta e anche merito tuo. Io e te parliamo spesso insieme,anzi a dir la verità sono io che ti parlo e mi lamento e a volte ti rompo tanto le scatole che se fossi umano mi avresti già mandato a quel paese, ma tu non lo faresti mai e questo mi dà la certezza per continuare a rompertele ancora e ancora finche tu mi darai vita per farlo e non è detto che non te le rompa anche personalmente un giorno .
Anche stanotte ne abbiamo parlato e ti ho chiesto il perchè mi hai donato un cervello pensante e un cuore ricco d’amore se poi avere queste due doti dà così tanto fastidio a chi ti adora molto di più di me.
Ecco, Dio me la devi davvero spiegare questa cosa ,lo sai io e te abbiamo un rapporto speciale io mi arrabbio, ti parlo , seguo in parte ciò che tu mi hai insegnato mi sei sempre stata vicino. Ricordi Abele ?La sua prima risonanza io e te in quella sala d’aspetto un ora a sperare che non ci fosse nulla, non mi hai mai mollata e io non mollerò te ,anche io sono stata al catechismo e alla messa alla domenica per anni e anni, sono cresciuta in una famiglia atea, ma con una nonna cattolica che mi ha insegnato quanto tu sia meraviglioso e anche io ho fatto un percorso cattolico, poi però maturando ci sono cose che non mi sono piaciute e la mia liberta di pensiero si è ribellata a quegli schemi innaturali per me.
E così ho voluto seguirti a modo mio nel modo migliore che io conosca “amandoti”
Io amo te e non il contorno e vedo davvero tanta ipocrisia e falsità nelle persone che per apparenza seguono il tuo culto e quando escono dalla tua casa hanno un amnesia per una settima su ciò che compete amare il prossimo e vivere nel tuo nome
Ecco io preferisco essere me stessa, folle forse, ma tu mi hai fatta così,un po’ fuori dagli schemi e questa mia diversità a me piace un sacco, sai bene perchè sono arrabbiata, perchè la diversità di pensiero spaventa.
I diversi spaventano, la massa unita si sente forte, ma se uno decide che forse per la sua indole non ne vuol far parte ? Ecco il rispetto deve esserci per ogni Dio collega chiamiamoli cosi .
Io Dio credo che tu voglia il bene di ogni essere umano che sia esso Buddista, Mussulmano, Induista, Evangelico o Cattolico oppure etero omosessuale lesbo… Io credo che tu sia il Dio dell’amore universale che oltre a voler essere adorato vuoi veder amato il tuo popolo, per questo Dio prima o poi dovrai dirmi perchè non viene rispettata la mia diversità e quella di molti altri ?
Ora stamperò questa lettera la metterò in una busta chiusa e la donerò al vento, dato che tu non ti decidi a mettere la posta elettronica che dopo 2000 anni e passa un aggiornamento lo dovresti pur fare .Comunquesò, che mi hai compresa ,sei l’ unico che può farlo
Ti abbraccio Dio, stammi vicino, tu che ami la mia folle diversità.
Tua Monica