Invisibili occasioni di Denis Cornacchia

Oh breve incontro
d’ignota visuale
che tarda luce abbaglia
lo sbaglio mio incolto
sulla grazia tua estinta,
nel nascer piccolo osi
prigioni di sogni sfumati.
Cori d’echi forzati
nelle quinte del mio atto verbo
s’infrangono inermi
tra muraglie e fantasmi,
e solo ardo nel mio tacere.
Vedo nuvole ritorte
e fingo splendor sul mio viso
pel colpa d’un momento
volato nel frammento
di tanta bianca vita
nel mio pensier… svanita.
Torna a me
dall’altro mondo
fermati a guardar,
la mia mano a te si presta
ora lesta ad afferar
il tuo breve… imprecherà.