Il castello di carte di Oliviero Angelo Fuina

Il tuo nome nuota nel fossato;
a preservarmi d’acidi tuffi
è il calare, dei ricordi, il ponte
portando oltre la ripa lo sguardo
nel castello di carte dei sogni.

Solitario che mi impegna molto,
accostando spigoli di voci
dagli spifferi, immuni, di rabbia
e dal tremito di vuote mani
per non crollare con le illusioni.

Assemblo mille storie casuali,
cavalieri di fiori su picche
poi, di quadri, semi alle pareti
per improbabili balli a corte
sorridendo alla donna di cuori.

Il drago dell’assenza è sconfitto
e l’eco del tuo nome affogato
nell’effimero regno, felici,
tutti quanti vissero contenti
narrando la mia fiaba d’inganno.