Le Interviste Im-Possibili di Morris Maggini

Le Interviste Im-Possibili

Tema: fantasy – noir

Autore: Morris Maggini

immagine tratta da www.city-sightseeing.it
Benvenuti a “Il Passato Racconta”, la nuova serie della RAI dedicata alle interviste a persone comuni vissute nei secoli scorsi. (applausi)
 
Come realizzarle? Grazie a questo apparecchio, che vedete qua alla mia sinistra: gli scienziati inglesi, in collaborazione con colleghi americani e australiani, hanno messo a punto questa macchina che permette di scegliere un determinato lasso di tempo – al massimo mezz’ora – negli ultimi trecento anni e andarci, attraversando – volendo – anche i secoli! (applausi)
 
Ovviamente non ci è permesso modificare gli eventi, ma possiamo intervistare le persone. Per questo, in previsione di questa prima puntata, abbiamo già usato la macchina per prendere appuntamento – pensate! – con una persona del XIX secolo! (applausi)
 
Per questo primo esperimento abbiamo scelto una città europea, dai tratti affascinanti: Londra, la Londra di fine 1800. La macchina permette solamente di scegliere la città e l’anno e non il mese o il giorno, ma questo non influisce sulla nostra prova. (applausi)
 
Dicevamo, l’anno. Abbiamo scelto il 1888, e la macchina ci ha portato nel quartiere di Whitechapel. Lì, come vi abbiamo già detto, abbiamo preso appuntamento con una persona qualsiasi, tale James Maybrick. È un commerciante di cotone nato a Liverpool e si trova a Londra per lavoro. (applausi)
 
Voi vedrete solamente il nostro ospite, ovviamente, e io lo intervisterò nella sua lingua. Potrete seguire la traduzione sia in simultanea che nel sottopancia del vostro schermo. (applausi)
 
Siete pronti per questo viaggio fantastico? Bene. Indosso il caschetto con la GoPro, prendo gli appunti e il microfono per l’ospite e mi siedo nella poltroncina apposita. Clicco il pulsante e… Partiamo! (applausi che sovrastano il rumore di una turbina).
 
Giornalista: Ecco il nostro ospite. Buonasera, Mister Maybrick, e grazie per averci accolti nella sua casa e per aver accettato questa intervista.
Maybrick: Grazie a voi. Non capisco molto chi siate, che mestiere facciate e soprattutto a cosa serva tutto ciò, ma mi ha incuriosito.
G: Faccia conto che lavoriamo in un giornale europeo, Mr. Maybrick, e che questa sia un’intervista per conoscere la profonda Londra. Di lei sappiamo che è commerciante, giusto?
M: Sì, io vendo cotone nelle piazze e nei mercati principali di Londra.
G: Sposato?
M: Ho una moglie, si chiama Florence.
G: Non è in casa, adesso?
M: No, è a Liverpool da parenti.
G: Lei ha degli hobby?
M: Non lo chiamerei precisamente un hobby. Diciamo che mi piace andare in giro la notte.
G: Ah, questa intervista prende subito un sapore piccante. Ci racconti qualcosa di più.
M: Che dirvi? Giro i vicoli di Londra alla ricerca di persone sole, per… consolarle.
G: Un benefattore, in pratica…
M: Sì, diciamo di sì. Una specie di benefattore.
G: Ci racconti dell’ultima volta che lo ha fatto, la prego.
M: Due sere fa, per esempio. Mi trovavo a Miller’s Court, vicino a Spitalfields Market. passeggiavo un po’ nervosamente e all’improvviso vedo una ragazza infilarsi in un vicolo laterale. La seguo e la vedo china a piangere, appoggiata al muro. Mi faccio spiegare i suoi problemi e la fanciulla si sfoga. Alla fine mi dice di abitare lì vicino, al 13 di Miller’s Court e mi offro per accompagnarla a casa.(applausi a scena aperta)
G: Un vero e proprio filantropo, Mister Maybrick, le faccio i miei complimenti. Mi scusi, quello è il London Daily Post di oggi?
M: Quello sul tavolo? Sì.
G: Che scoop, Signori e Signore: un quotidiano del 10 novembre 1888! Come vedete, si legge a tutta pagina un articolo di un omicidio. Se leggo bene, aspetti che mi sporgo un attimo… Sì, un omicidio efferato.
M: A Londra, ultimamente, tutti hanno paura. Sembra ci sia in giro una persona che ammazza la gente…
G: Ma… Cosa sta facendo?
M: … una persona che all’apparenza è come tante altre…
G: Guardi che non può alzarsi… Non si avvicini, la prego…
M: … una persona introvabile, inafferrabile, che manda persino le lettere alla polizia firmandosi…
G: No!… Metta via quel coltello!… Aspetti!… Aiuto!… AAAAARGH!
M: … Jack.
(Ci scusiamo con i telespettatori, il collegamento si è interrotto. Riprenderemo le trasmissioni prima possibile)
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NB: Mary Jane Kelly, 25 anni circa. Il suo omicidio è considerato il più orribile tra quelli attribuiti a Jack lo Squartatore. Il suo corpo fu scoperto il 9 novembre 1888 poco dopo le 10:45. Giaceva sul letto della camera d’affitto dove la donna viveva al numero 13 di Miller’s Court. La gola era squarciata, il viso gravemente mutilato e irriconoscibile, il petto e l’addome aperti, molti organi interni erano stati rimossi, il fegato giaceva tra le gambe e l’intestino era arrotolato sulle mani, i muscoli che ricoprivano gli arti erano stati asportati. (Wikipedia)
 
 

Una risposta a “Le Interviste Im-Possibili di Morris Maggini”

  1. L’ingegno non ti manca, accipicchia, che thriller. Molto originale rivivere gli eventi con “la macchina del tempo” .

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