Il gesto di Rosa Cianciulli

Il gesto

Tema: romantico

Autore: Rosa Cianciulli

Tecnica mista di Rosa Cianciulli - Frammenti a colori
La vita è un romanzo che scriviamo giorno per giorno e che sfogliato in avanti o indietro. E così…
 
Succede nella vita di tornare indietro in un tempo che non è più. Un gesto, un odore, perfino il colore del cielo può riportarti indietro ad afferrare il ricordo. Succede e anche spesso, quando si sente un vuoto, quando ti manca una parte della tua vita ormai passata. È così che frammenti in disordine riprendono a scorrerti davanti agli occhi, come un film che non vedi da tanto. Tutto torna ad avere un senso, un ordine e ti assale la tristezza, infinita, perché sai che non sarà più come prima. Non si torna INDIETRO! Eppure vuoi, senti che ne hai bisogno. Qualcosa dentro di te lo chiede. Qualcuno te lo chiede. Sei sicura!
 
Troppo reale per essere solo un ricordo, non sai fermare il fiume di memorie che ti scorre davanti.
 
È bastato l’odore di tabacco nell’aria a richiamare il profumo di una colonia. Lo senti forte e prepotente invadere lo spazio intorno a te e pensi: “Chi sta usando lo STESSO profumo?”
 
Sei consapevole… Rivedi le sue spalle ricurve, il tavolo della cucina a cui si appoggiava per sopportare il peso degli anni e la sua mano. Un gesto semplice, il suo, per sottolineare la rassegnazione. Occhi che sanno accarezzare e sorridere timidamente. Sì, perché non rideva facilmente ma il suo sorriso riusciva a rassicurare te bambina in qualunque situazione. Ti spegneva le paure perché lui era forte, lui era il “capo” e il tuo papà. Il papà che la sera prima di natale diceva a te bambina e unica femmina di 5 figli: «Lasciamoli andare a dormire, poi tu mi aiuti a fare l’albero perché mi serve il tuo aiuto». Che onore, non dimenticherai mai quella investitura che ti fa sentire ancora oggi utile e importante, anche se stenti a prendere il comando. Sei sempre stata seconda in campo e ti senti tale perché è più confortevole pur non risparmiandoti.
 
Vi confesso, sono io quella bambina, sono miei i ricordi e un’immagine più forte e pressante di tutte le altre mi riempie il cuore: il mio papà che tiene tra le braccia la mia bambina di poche settimane, tanto tempo fa. Mi sembra di averlo davanti. Quanto amo quel momento, mi ha fatto percepire tutto l’amore di un padre per sua figlia. Perché nella mia piccola creatura c’ero anch’io e mi sembrava di vedere me tra le sue braccia… E quando, io ancora in attesa, con una pancia enorme, mi recavo al mercato sul piazzale del porto del paese, dove stavo trascorrendo alcune settimane di mare con il mio primogenito e i miei nipotini. Ero sola, mio marito doveva lavorare… E tu, papà, sei venuto a stare da me per aiutarmi. Mi accompagnasti al mercato quella mattina e comprasti un’ intera cassetta di fragole per i bambini. Quella cassetta diventò poi una fragolata per tutti.
 
Non ho più mangiato fragole buone come quelle condite con amore e dedizione.
I ricordi si Accendono di colori e tutto sembra dire eccolo! Ora lo chiamo, penso convinta. E poi giù le lacrime arrivano prima dei pensieri. Al cuore non posso mentire. Infinito, incolmabile torna il vuoto! Non posso rassegnarmi alla tua assenza e questo breve racconto serve a celebrare il nostro rapporto che sarà sempre parte della mia vita. Ora lo so. Devo recuperare i bei momenti di un tempo finito per renderli infiniti e farti rivivere attraverso il racconto.
 
Ti voglio bene papà e te ne vorrò sempre.
La tua Rosa che ama sentirsi bambina per riaverti accanto.

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