Il buio spirituale
Tema: Quando cala il buio
Autore: Claudia Lo Blundo
Testo fuori gara
E poi accade così, all’improvviso: l’anima si sente sola, nuda, afflitta come trascinata in uno strano scivolo a forma di tubo nero.
Subito inizia ad agitarsi, a ribellarsi a quella nuova situazione, a quella solitudine esteriore che le crea un vuoto intimo, le crea una solitudine interiore.
Il mondo attorno brilla, canta, avanza a passo di danza sotto il cielo sereno, dove il sole raggiante la fa da padrone e sembra sfacciatamente sereno, proprio quasi volesse burlarsi di lei che sta in disparte ripiegata su se stessa, sulle proprie malinconie, sulle proprie elucubrazioni mentali.
Di fronte la visione di quella gioia globale dalla quale solo lei è esclusa, l’anima si sente ancora più sola e nelle pieghe del suo essere impalpabile si insinua il freddo rigido delle notti invernali: quelle notti gelide dove nemmeno la luna fa capolino quasi a volerle negare anche l’illusione di riscaldare la terra con la sua fredda luce.
Nella notte dello spirito, l’anima si sente smarrita; mille domande si insinuano nelle volute del suo cervello, anche lui impalpabile ma esistente. Hai quasi la sensazione di vedere le sinapsi che partono dai vari neuroni per trovare collegamenti tra loro: forse vorrebbero comunicare qualcosa ma il freddo della notte spirituale li blocca e nessuna di loro riesce a raggiungere altri neuroni.
A che serve vivere? L’animo si sente inadeguato, inutile. La domanda è: cosa ci sto a fare in questo mondo? E pensa che con la sua presenza dia fastidio a chi gli sta vicino.
I dubbi filosofici sui tanti perché della vita la portano a un unico luogo: la vita è inutile!
E poi l’anima ormai prostrata, sfinita, abulica, desiderosa solo di scomparire, ricorda qualcosa: forse una canzoncina, forse una persona, anche una filastrocca, o… forse… una preghiera e allora capisce che non tutto è perduto perché ha ritrovato Colui che ha temuto di perdere: il buio della notte è scomparso perché l’anima ha ritrovato il suo Dio.
Nel buio la mente riflette se stessa e sviscera ogni pensiero e solo per ritrovarsi, ognuno a suo modo. Molto bello
È un peccato che sia fuori gara perché è un brano bellissimo, pieno di ritmo e di significato. Complimenti di cuore, Claudia
Finito di leggere il racconto breve, pieno di riflessioni, alla fine la risposta che alberga nel nostro cuore pieno di Fede Grazie Claudia
Bello, intenso solo come solo claudia lo blundo riesce a fare. Non captatio ma la verità leggere per provare.
Bello Claudia, un Dio che abbiamo dimenticato un po’ tutti e che ora fatica a farci ritrovare il sentiero smarrito. Sempre eccellente nella forma.