Immagini di Patrizia Poli

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Tema: 7 foto per 7 giorni – Max Olmi

Maria stava sciacquando un bicchiere nel lavello della cucina, il telefono si mise a squillare. Con calma chiuse il rubinetto, prese lo strofinaccio appeso alla barra di apertura del forno e si asciugò le mani. Si diresse lungo il corridoio, alzò la cornetta del cordless appoggiato alla mensola.
“Pronto”, rispose pacata.
“Ciao mamma!”, salutò Anna.
“Ciao, tutto bene?”
“Si, si, ti ho chiamato solo per dirti che ‘Riflessi allo specchio’ ha pubblicato il post con l’argomento del contest.” La voce della figlia aveva un tono perplesso.
“Bene, sono molto curiosa, dimmi.”
“Hanno scelto delle fotografie…”
“Perbacco…non me l’aspettavo…magari l’hanno fatto anche in precedenza. Comunque non c’è problema, descrivimele.”
“Ok. Dunque, abbiamo un violinista visto di spalle, è ritratto a mezzo busto, mentre suona il violino in mezzo a due file di palazzi d’epoca. Sullo sfondo svetta un torrione che non riconosco.”
“Il violinista è giovane o vecchio?”, chiese Maria.
“Non è vecchio, porta gli occhiali ma ha capelli corti completamente neri, potrebbe avere dai trenta ai quaranta…e poi ha la schiena nuda con due bretelle nere che si incrociano.”
“Cosa pensi che stia suonando?”
“Mah”, Anna ci pensò un attimo, “forse un pezzo lento e sentimentale.”
“Va bene, e poi?”
“Poi c’è la foto di un tramonto sul mare, dove ci sono nuvole e un’ atmosfera dorata; un’altra che raffigura una pianta grassa, con foglie appuntite per metà rosse e per metà verdi in uno sfondo nero. Questa è suggestiva, la luce colpisce e si spande in una leggera sfocatura.”
“Ci sono altre nature morte?”
“Sì, due, in una ci sono dei funghi chiodini in primo piano alla base di un tronco e l’altra raffigura un ponte, all’ora del crepuscolo, sul quale hanno dipinto degli occhi blu.”
“Occhi blu, il crepuscolo, mi evocano qualcosa di inquietante, i funghi invece mi ispirano solo piatti gastronomici. Cos’altro?”
“Una giovane coppia, sembrano turisti. Lui è seduto su un gradino alla base di una grande colonna. Sta leggendo quella che potrebbe essere una guida. Indossa un cappello di paglia sul quale la donna ha appoggiato la propria borsa. Lei è di spalle, ha un abito bianco lungo, la testa china e tra le mani un oggetto, forse, un cellulare.
“Questa sembra interessante”, commentò Maria.
“Molto bella devo dire. Poi, c’è l’ultima che è in bianco e nero: una ballerina, capelli raccolti, danza in quella che appare una piazza. Sullo sfondo un pubblico, ragazzini seduti per terra in prima fila, altre persone in piedi. La danzatrice, in una posa plastica, porge una fiaccola accesa.”
“Bene, bene. Grazie Anna, comincerò ad elaborare idee.”
“Figurati mamma, poi ti mando un memo, ok?”
“Certo, a presto tesoro, un bacio.”
Maria appoggiò con garbo la cornetta al supporto. Un lieve sorriso le spuntò sulle labbra. Le era sempre piaciuto scrivere e questa competizione la mise in uno stato d’animo particolarmente allegro.
Sentì il mugolio di Toby che proveniva dalla porta d’ingresso. “Arrivo, lo so che è ora di uscire”, disse al suo pastore tedesco.
Andò vicino alla scarpiera, la aprì, accarezzò un paio di scarpe e poi un altro. Decise di indossare dei mocassini blu che erano quelli più comodi. Raggiunse la porta d’ingresso.
“Su Toby, vieni che ti vesto, andiamo a fare una bella passeggiata, chissà che nel frattempo non mi venga un’idea originale”. Il cane, docile, si fece infilare la pettorina, Maria prese le chiavi, le spinse nella tasca dei jeans, prese il bastone bianco infilato nel portaombrelli ed uscì di casa.

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3 Risposte a “Immagini di Patrizia Poli”

  1. Delicato, insolito e sorprendente. Dedicato a questo gruppo che tanto ha fatto per ritrovarsi. hai scelto la disabilità, complimenti, si può partecipare se davvero lo si vuole fare.

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