Un perfido bisbiglio di Anna Cibotti
Tema: Cuore, fegato, cervello
-Coraggio ci vuole, quello che non hai tu – Quella vocina insistente che gli ronzava nelle orecchie e gli faceva scoppiare le tempie, stava diventando una vera tortura.
Deve morire, le devo strappare il cuore (si ripeteva di rimando) ma rimaneva un proposito fine a se stesso.
-Non hai fegato per farlo- bisbigliava la vocina, -sei un pusillanime- insisteva.
Lui si chiedeva se fosse solo la paura di farlo, l’omicidio a cui pensava, o semplicemente il terrore delle conseguenze.
L’attende sotto casa, incurante della pioggia battente, col cuore in tumulto e il sudore nelle mani armate di coltello.
-Ah… sei tu- lei è sorpresa, ma gli sorride.
Lui balbetta un ciao, a bassa voce e nasconde l’arma. Ma la lama, bagnata e lucida, ha un riverbero che a lei non sfugge.
Le muore il sorriso e spalanca gli occhi.
-Non, no, tranquilla- la rassicura.
Le si avvicina. Lei rimane immobile. Due anime stordite, bagnate fradicie.
Lo faccio, pensavo lui. Bandisce il coltello e…
-Fermati, se adesso hai fegato per farlo… ti manca il cuore- suggerisce la vocina.
-Adesso usa la ragione, usa il cervello- aggiunge.
L’urlo di lei si perde nella sera e lui non sente più niente.
Nessun rumore se non la pioggia.
Niente voci nella testa… solo vuoto.
Brava Anna. Rapido ed efficace.
sintetico, rapido, senza tanti fronzoli. Brava
voto questo testo.
Talento !