Senza un perché di Anna Cibotti

Senza un perché

Me ne vado
A passo lento, non fuggo.
Consumo gli ultimi passi
della nostra convivenza
ancora per poco.
Non parlare
Non chiedere ancora
Non serve
Il tuo falso stupore mi offende
e di più
la domanda
che tremola incerta
tra lacrime trattenute.
nel tuo sguardo azzurro.
Non posso
non voglio rispondere.
Vorresti un motivo
in cui affondare il fallimento
della tua intemperanza.
Ma un motivo non c’è
E nemmeno più tempo per noi.
No
Non trattenermi
Me ne vado
Non fuggo

9 Risposte a “Senza un perché di Anna Cibotti”

  1. Le emozioni cercano di uscire nei versi poetici e nella scrittura in generale. In questa poesia è forte l’intento di assorbire sensazioni vere per poi liberarle. A me è arrivata dritta al cuore. Brava Anna! Voto questo testo

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