Al di là dei sogni di Beatrice Saracino

Al di là dei sognisaracino

E’ una tiepida giornata di Aprile, mi sveglio col canto degli uccelli. Indosso un abito bianco ed mi incammino lungo il sentiero che porta alla foresta. D’improvviso, sento canti soavi di fanciulle provenire chissà, forse dal lago? Senza accorgermene, una luce mi acceca e sono avvolta da un vortice impetuoso: vento e foglie si scagliano su di me e di istinto mi copro gli occhi per il forte impatto, venendo risucchiata non so dove. “Ah aiuto!”- grido- “Ma dove sono finita?” Casco sulla morbida erba bagnata che attutisce il colpo. E’ assurdo, ma mi sono letteralmente teletrasportata in un mondo parallelo forse? Sogno o son desto, sento che sto per impazzire; cerco di darmi un pizzicotto per accertarmi che questa magica visione corrisponda alla realtà: è uno di quei tipici paesaggi fantastici che si vedono nei quadri. Intravedo lo spettacolo della natura: distese di verdi orizzonti davanti a me, farfalle volare tra alberi maestosi in fiore e tonalità svariate di colori. I fiori emanano un profumo così inebriante da farmi perdere quasi i sensi. In preda all’euforia, corro verso il fiume, mi inginocchio e accarezzo con le dita quell’acqua così limpida. L’aria fresca mi coccola il viso e scompiglia al vento i miei lunghi capelli biondi. Poi in lontananza, odo risate e canti di sirene. Sono in Paradiso?!Mi siedo al riparo dal sole, sotto una vecchia quercia e contemplo questa meraviglia dinanzi ai miei occhi. I battiti del mio cuore accelerano sempre più, la troppa emozione rischia di farmi svenire, ma faccio un lungo respiro e mi convinco che tutto sia vero e non immaginario. Ripenso alla mia vita, alle difficoltà che mi circondano e alle quali non riesco a reagire e un velo di tristezza mi dipinge il viso; cosa darei per vivere per sempre qui! Ad un tratto, la mia pace dei sensi è interrotta da passi che sento provenire dai cespugli attorno alla quercia. Volgo il mio sguardo e un’immagine si materializza davanti ai miei occhi: una donna dai lunghi capelli biondi, scalza e con un vestito bianco. Contrariamente alla mia espressione triste, mi sorride di dolcezza. Mi si siede vicino e incuriosite rimaniamo a fissarci per qualche secondo. Provo a sfiorarle il viso e vedo che anche lei imita lo stesso mio gesto. Non è un caso, ma credo proprio che quella fanciulla sia io e non frutto della mia immaginazione. Rabbrividisco al sol pensiero, sgrano gli occhi per lo spavento e la bocca per lo stupore. Era più grande di me, ma aveva atteggiamenti e tratti fisici identici ai miei. Paralizzata dalla paura e non riuscendo più a parlare, lei decide di irrompere il silenzio, parlandomi: <<Cancella quella tristezza dal tuo volto, tutto andrà come deve andare! Sei troppo severa con te stessa. E’ vero la vita ti ha costretta a diventare quello che sei, ma sai anche bene che dentro al tuo cuore, hai ancora quella forza e quell’energia che ti rendono speciale e che ti permettono di superare sempre i limiti dell’impossibile. Poche persone sanno davvero chi sei, io invece lo so: sono la parte più bella e spensierata che nascondi da tempo dentro di te. La vedi la grande bellezza che ti circonda? Quella è la bellezza del tuo spirito! Guarda al di là di questo orizzonte e da sola troverai le risposte, che da tanto ti affanni a cercare alle tue domande e alle tue insicurezze. Ricorda che in tutto quello che adesso vedi, in ogni luogo reale o immaginato, vi è un cuore che pulsa e una speranza che di vita non muore mai. Chiudi gli occhi, vola dove la tua anima ti cerca, dove il riflettore delle tue orme vuole la tua melodia lasciata nel vento. E rammenta, annota sempre tutto ciò che succede nella tua vita, perché ciò che scrivi, già vive intorno a te e quel sorriso innocente che adesso vedi su di me è l’altra metà dei tuoi sogni, l’ altra pagina dove volgi i tuoi pensieri. Si sempre roccia dove possa sostenerti e sommità della tue gioie, perché al vertice della tua vita, essa rappresenterà tutto quello per cui hai vissuto giorno dopo giorno fino a superare le tue capacità. Non voltarti mai indietro e anche se cadrai, tu rialzati e prosegui dritto, oltre i confini del mondo, oltre i confini del TUO mondo. Solo così, saprai sempre chi sei e rimarrai per sempre scolpita nella memoria di coloro che ami>>.

Non mi ero accorta che lacrime di rugiada solcavano già il viso. Quelle parole avevano sciolto il mio cuore gelido.

Un vento accarezza il mio corpo e subito la donna che era accanto me, sorridendo scompare per tornare al suo posto: dentro di me! Ancora una luce intensa mi abbaglia e tutto il paesaggio, i canti, le risate dei bimbi, lo scroscio delle acque, il cinguettio degli uccelli, i profumi e i colori, svaniscono risucchiati come per magia nel nulla. Rieccomi nel bel mezzo della foresta; nel palmo della mia mano c’è una foglia insieme a un biglietto:” I sogni intravedono la realtà, infiniti come il tempo e lo spazio, superano barriere che vanno oltre i confini del mondo”. Sorridendo di riflesso, riprendo così la via di casa.

14 Risposte a “Al di là dei sogni di Beatrice Saracino”

  1. Voto questo testo.un racconto favoloso con un introspezione perfetta.Complimenti,molto brava! 🙂 🙂 🙂

  2. Voto questo testo. Spesso il nostro confine è proprio tutto ciò che teniamo dentro e che non sempre riusciamo a far uscire. Brava

  3. Voto questo testo. Un racconto meraviglioso ricco di.emozione e fantasia. Bravissima!

  4. votar este texto. En ocasiones la lectura me recordaba a la genial obra del premio nóbel de literatura Juan Ramón Jiménez Platero y yo”

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