La voz del viento di Miriam Ferrara

La voz del viento di Miriam Ferrara

Genere: Mistery

”Tutto il calore insieme svanì e la vita si disperse nei venti.”
Eneide, IV libro

La notte, una voce nel vento chiamava Wanda. Brezza d’amore per il suo dolce cuore ma lei sapeva che era una voce del tempo. Venti e tempeste si erano abbattute sulla sua anima, mille sogni si erano infranti ma questa voce aveva continuato a riecheggiare nella sua vita e adesso, ritornava, più prepotente che mai. Aveva investito Wanda per lunghi anni nel cuore della notte. Anni, gli anni credetemi, possono pesare molto al cuore e rendere la convivenza tra corpo e anima quasi impossibile.
”Dolce profumo della notte non riesco più a resisterti, forse, perché sono così vicina a te. Ti prego perdonami se ho atteso lunghi anni, ma adesso mi ricongiungerò a te.’’
Lentamente raccolse la vestaglia e con passo flemmatico ma deciso, la voce del tempo, la condusse fuori dall’albergo.
La nipote Isabel udì il rumore della porta che si chiudeva, e decise di seguirla.
La nebbia circondava l’albergo in quella baia lagunosa, il rintocco del pendolo al centro della piazza faceva da cornice.
Isabel, tra lo sgomento e lo stupore, avvolta attorno ad uno scialle di seta, seguiva la prozia che aveva svoltato l’angolo della stradina. Improvvisamente, si ritrovo’ dinanzi ad una vecchia costruzione in legno, caduta in rovina. In passato doveva essere stata una casa molto importante, visto che era la costruzione più imponente di quel villaggio, arroccato sulla montagna e aveva un immenso giardino intorno, ovviamente incolto. Una casa dimenticata da Dio, abbandonata, che cadeva a pezzi ,laddove il tempo si era fermato. D’un tratto in lontananza, in pieno giorno, due sagome parevano muoversi in simbiosi. I lunghi capelli di lei ondeggiavano al vento e si lasciavano accarezzare dolcemente dal suo lui. Da quella immagine traspariva purezza e tanto amore. Lui le diceva ‘’Tu sei il mio fiore, il più unico e raro, che io, in tanti anni di vita, abbia mai potuto trovare.’’. E lei avvampando sulle sue belle guanciotte rosee rispondeva ‘’ Forse sembrerò poco romantica ma se io sono un fiore, tu sei il terreno in cui affondano le sue radici. Sono radicalmente intrecciate.’’
Intanto, lo stridore dei denti dei demoni scatenati faceva da sottofondo ad una notte interminabile, seguita da un grande stormo di pipistrelli che ne componevano la coreografia. Tutto era appena cominciato.

12 Risposte a “La voz del viento di Miriam Ferrara”

  1. Brava anche a te Miriam, il tuo racconto è ben scritto e molto interessante… chissà come continua…

  2. L’anima di chi ha scritto questo testo traspare da ogni parola.. E credo di aver appena letto il più bel dialogo tra innamorati mai scritto 🙂

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