La scelta è il mio destino di Anna Cibotti

La scelta è il mio destino di Anna Cibotti

Genere: Prosa/Realismo

… non posso vedere lo sguardo
se gli occhi sono un’orbita vuota

La primavera faceva timidamente capolino tra gli alberi ancora nudi coprendoli di una leggera peluria verde e il prato vestito di tenere margherite faceva brillare al tiepido sole l’erba umida del primo mattino.
Attraverso i vetri guardavo.
All’improvviso in lontananza, intravidi un ragazzino biondo.
Camminava verso la casa, lentamente e con le braccia allargate sui fianchi e le mani socchiuse quasi a tenere altre mani tra le sue.
Accanto a lui due piccole figure indistinte, una per ogni lato, seguivano i suoi passi come piccole ombre.
Volli alzarmi dalla poltrona per avvicinarmi alla vetrata e vedere meglio, ma un peso enorme me lo impedì.
Rimasi immobile a scrutare stringendo gli occhi in uno sforzo inutile.
Mentre avanzava il ragazzino cresceva di statura e il suo viso cambiava.
Le due bolle grigie rimanevano piccole, tanto che le sue braccia per tener loro quelle mani immaginarie, si avvicinavano sempre più al corpo nel tentativo di non lasciarsele sfuggire.
Non riuscivo a muovermi, e una strana sensazione di paura mista a curiosità mi fece tremare le labbra.
Il ragazzo cresceva… non era più un ragazzo.
Era un uomo ormai.
I suoi capelli erano più scuri e il viso aveva l’ombra della barba.
Era ormai in prossimità della veranda quando lo riconobbi.
Era Lui, mio figlio.
Stava davanti a me con le due forme, mobili e piccolissime in confronto a lui così alto, ormai ai suoi piedi.
Sentii aprire la porta e mi girai.
“Ciao mamma”
Sentii la voce ma non c’era nessuno.
Mi colse un brivido di freddo e guardai fuori.
Il giardino era bianco, coperto di neve e da un cielo ferroso.
Lo sconforto e la desolazione coprirono la mia mente e il corpo quasi a soffocarmi.
Questa era la realtà di solitudine e abbandono che io stessa mi ero creata.
Pensai a mio figlio che mi veniva incontro tenendo per mano quelli che avrebbero potuto essere i suoi fratelli.
Fratelli mai nati.
Il rimpianto consuma più del rimorso di aver fatto scelte irreversibili.
E mentre lo sentivo come un macigno sul petto, provai a piangere.

Di colpo mi trovai sulla spiaggia.
Tre cavalli bianchi volavano nel vento facendo danzare le criniere come veli trasparenti.
Il tempo di vederli e qualcuno mi afferrò di colpo e con forza.
Mi ritrovai in sella stretta alla cintola da un forte abbraccio.
Mio figlio mi aveva perdonata e mi portava con lui?
Davanti a me gli altri due cavalli avevano in groppa due ragazzi.
Ne vedevo la nuca e le gracili spalle.
Avrei voluto leggere nei loro occhi la compassione, ma non si voltarono mai.

Guardo i binari che paralleli si perdono fino a sembrare uno solo.
Ma non si toccheranno nemmeno.
Staranno fianco a fianco per un tratto e si allontaneranno, ognuno per una direzione diversa.
Guardo quello che ho scelto e comincio a camminare.
Da sola.

25 Risposte a “La scelta è il mio destino di Anna Cibotti”

  1. Voto questo testo
    Scrittura eccellente, evocativa, contenuto della storia, immagini visive che colpiscono… non manca davvero niente.

  2. Lo voto. Anna, sensibile e delicata come sempre! Bravissima!

  3. Ti superi racconto dopo racconto, è bello leggerti e sostenerti ogni volta.
    Una domanda te la faccio in pubblico, ma la risposta potrai darmela in privato: i tuoi racconti sono sempre pieni di emozione, ma sembra sempre dominare, tra le altre, la malinconia, che come un velo copre le parole, creando una soffice tela attraverso cui leggerti. Come mai? 🙂

    PS: ovviamente voto per questo racconto.

    1. La malinconia è una compagna struggente che non mi abbandona mai.
      Nel mio essere aperta e solare, nella mia autoironia e il piacere di ridere, c’è sempre un retrogusto amaro.
      E’ commozione, sensibilità, visione realistica della vita.
      E’ il mio io interiore che spesso cede alla fragilità del corpo e al dolore con un sorriso che gli occhi non condividono.
      Grazie Giovanni.

    1. Brava Anna,
      è sempre un piacere leggerti.
      Sai spaziare tra stili diversi con abilità, padroneggiandoli tutti. La tua armonia espositiva unita a contenuti interessanti, mai banali, regala momenti di grande piacevolezza.

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