Aveva i nomi in punta d’inchiostro di Oliviero Angelo Fuina
Genere: Poesia
E chinò il capo nel giallo sfuocato
d’iridescenza fioca e spinse penna
sul bianco spento di un foglio trovato
bucando il tempo con storie di ieri
Aveva i nomi in punta di inchiostro
anche un profilo gentile di donna
sapeva arredi e due quadri da osare
e forse anche una frase in risposta
ma lui non c’era tra mura di carta
mentre il passato attutiva le voci
alzava sguardo perplesso, la storia,
trovando rughe da tabula rasa
“Perché una volta”, si disse, “vivevo
e con i piedi speravo gli incroci
avevo il fuoco dei tanti domani
spostando gli oggi del tirare somme”
Rialzò la testa da bianca sconfitta
forse anche spenta ma vergine e intonsa
nemmeno quello era il giusto momento
per rivedere gli amori traslati
Rimise in tasca il sorriso rubato
rassicurò il personaggio più forte
è sempre eterna in copione la speme
e una risata d’amaro lo uccise.
Voto per questo testo. amaro, sì, ma anche velato di dolcezza. Arricchito da un gusto tutto particolare nel giocare con le parole.
voto questo testo
costruzione e contenuto fusi in poesia
La lirica ha reso molto bene i sentimenti del contesto.
Voto per questo testo.
Ho fatto pure la rima (involontariamente.
sempre elegante il nostro Oliviero. Un’eleganza che nasce da un carattere sensibile e attento alle sfumature. Voto per questo testo
Sempre bravo!Voto per questo testo!
voto per questo testo
Sei sempre una buona penna!IO VOTO QUESTO TESTO
Che dire, leggo e rileggo e mi emoziono, non c’è nulla da fare, questo poeta mi smuove ogni volta qualcosa dentro. Grazie Oliviero.
Voto questo testo.
lo voto
VOTO QUESTO TESTO
Voto per questo testo.
Una poesia che si dipana musicalmente come un racconto breve sommando sensazioni ed emozioni. E quel foglio bianco rimane apolide e disabitato dallo stesso autore, ma in maniera così stentorea che la sua “assenza” ci pervade profondamente.