Inodore, incolore, insapore di Elena Grifoni

Inodore, incolore, insapore

Basterebbe un bell’incantesimo! Uno di quelli fatti bene, vedrai ti risolverà la vita!
Sì, certo, come no… come la fai facile Chiaretta.
Chiara, l’amica di sempre. Donnetta insulsa e ciarliera; è una di quelle che si affidano alle maghe da quattro soldi per tutte le questioni della vita che non hanno le palle di affrontare con la loro testa. Adesso si è fissata con una nuova, che a detta sua è la migliore. Una con un nome assurdo, Maga Astrilda. Chissà come gli è venuto fuori… magari un’illuminazione in una notte di luna piena mentre era ubriaca fradicia.
Ma di chiara c’è da fidarsi, lei di maghe e incantesimi se ne intende… lei che ha già regalato centinaia di euro alla stimatissima Astrilda per farsi togliere il malocchio, farsi fare incantesimi di protezione, per avere i numeri da giocare al Lotto (peraltro mai usciti), per i filtri d’amore e chissà cos’altro. Adesso vuole trascinarci anche me dalla fattucchiera, per il mio problemuccio, come lo chiama lei. Per quella stronza del mio capo, come lo chiamo io. Il mio problemuccio ha un nome e un cognome.
Cara vedrai, con una foto e un po’ di capelli dell’arpia quella ti farà un incantesimo di protezione così potente che tutte le sue cattiverie le si ritorceranno contro!
Chiaretta mi ripete questo ritornello da una settimana. Ed io la lascio parlare… mi dispiace risponderle male, sarebbe come prendere a calci un cucciolo, ed io amo gli animali.
È anche vero che con la stronza in questione ho provato ogni altro mezzo lecito e normale, primo fra tutti il dialogo; discussione finita uno a zero per lei.
Io sono il capo e mie sono le regole: hai qualcosa da obiettare? Beh quella è la porta!
OK, opzione number two: fare la devota e servizievole impiegata modello.
Due a zero per la stronza. Si è presa tutti i favori senza dare niente in cambio. Me la sono un po’ presa, l’avreste fatto anche voi. La sua risposta? Hai qualcosa da obiettare? Beh, lo sai no? Quella è la porta!
E va bene, opzione tre: le minacce. Sindacato, avvocato, vertenza…
Indovinate un po’ la sua risposta? Mi vuoi minacciare? Beh, sappi che con me non attacca. Quella è la porta!
Anche lei con i suoi ritornelli sempre uguali. Che palle!
E allora alla fine ho ceduto.
Opzione numero quattro, quella definitiva: l’incantesimo.
Un bel filtro magico, di quelli ad azione lenta ma efficace. Di quelli che le cambieranno la vita, un giorno dopo l’altro.
Inodore, incolore, insapore. Letale.
Grazie Chiara, grazie Astrilda. Non vi dispiace vero se per il filtro uso una ricettina mia?
Adesso è solo una questione di tempo.

12 Risposte a “Inodore, incolore, insapore di Elena Grifoni”

  1. Le votazioni si sono concluse domenica 23 aprile alle ore 23:59, Grazie a tutti per aver sostenuto questo autore.

  2. Voto questo testo!! Scritto bene e cattivo al punto giusto, nel pieno stile di Elena

  3. Voto questo testo. Scritto bene come sempre, spiritoso e con un particolare a me molto gradito: letale!

  4. Voto questo testo
    Un racconto che rispecchia perfettamente la realtà.

I commenti sono chiusi.