Confessioni di Giovanna Armenio

Confessioni

Vorrei tu venissi da me una mattina d’estate, dicendomi che il tempo trascorso senza di te non è mai esistito. Ci tufferemo tra le onde e attraverseremo quel profumo di salsedine che a me è sempre piaciuto. Lì i nostri cuori leggeri danzeranno e i nostri corpi gusteranno un’altra volta il sapore dell’amore.
Vorrei incontrarti in un giorno d’autunno, quando le colline si colorano di giallo e di rosso, di arancione e di rosa. Cammineremo l’una accanto all’altro in un parco silenzioso e deserto, illudendomi che ogni momento vissuto insieme non sia andato perduto come lacrime nella pioggia.
Vorrei tu venissi da me una mattina d’inverno, quando il cielo è grigio e la nebbia bassa, nei giorni in cui nascono pensieri malinconici e profondi. Ci dirigeremo verso un coffee bar e dalle vetrate guarderemo le strade spopolate e tetre. Ti guarderò mentre sorseggerai la tua birra e mi accorgerò che sei identico a tanti anni fa. “Ti voglio bene” mi dirai. “L’amore è un’altra cosa” risponderò “è molto più grande del bene.”
Vorrei tu venissi da me un bel giorno di primavera, per andare in un luogo solitario che odori di fiori di campo. Ci sdraieremo sull’erba e contempleremo il cielo. Sul prato starei abbracciata a te incurante della brezza che ci spettina i capelli, senza chiederti nulla. Non vorrei mai scoprire nuovamente quella solitudine immensa d’amarti solo io.
Se tutto ciò non fosse possibile, mi basterebbe incontrarti anche solo per caso. Aspetterei anche cent’anni pur di rivederti e poter piangere di gioia, perché quel momento varrà più di mille anni d’attesa. Sarò felice d’incontrarti anche solo per un istante, prima di morire, per dirti che avrei vissuto ancora se mi avessi dato amore. E se rinascessi, ti incontrerei volentieri anche in un’altra vita. Lì, nell’altra vita, ti racconterei la storia di due anime che, in un tempo non loro, furono Uno.

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