Il vuoto di Angela Intruglio Lina

Il vuoto

Quando l’indifferenza tua
mi ha afferrata
sono sprofondata nel vuoto
senza fine.
La mia anima annaspava parole,
pensieri, gesti e respiri,
che assenti di vita mi portavano
nel vuoto dell’abisso senza fine .
Zombie mi trascinavo
con maschera felice e cuore amaro,
ma di pensiero vivido ancora speravo.
Sognavo
accordi di violini appassionati
ma tale musica rimase lì sospesa.
Solo il lamento saliva dal baratro,
mai vi fu nota e mai vi fu ritorno.
Così, passivamente assorta
iniziai da lì la risalita .
E pian pianino
con corda immaginaria
legai le membra frantumate e assenti
per ritornare a rivedere il sole.
La risalita del mio cuore ferito,
lasciò gocce di sangue in fondo al pozzo
dove vi cresce ormai, rigogliosa pianta.

Appena fuori il sole mi aspettava
e riscaldatami in luminoso abbraccio
ha sussurrato come vento amico
…benvenuta amore…
…angelo mio…ero qua in attesa di te!

13 Risposte a “Il vuoto di Angela Intruglio Lina”

  1. dal sangue rinasce una pianta come deve essre nella vita, mai demordere, mai! Complimenti! Voto per questo testo!

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