Nicoletta Berliri

Biografia di Nicoletta Berliri

Raccontare laNicoletta Berliriscrittrice è difficile, parlare poi delle origini di una mia esigenza fisiologica è, a dir poco, imbarazzante. In ogni caso, lo scopo che persegue ogni autore, è di farsi conoscere quindi sono qui a narrare la mia esperienza e le origini di questa passione.
Caratterialmente sono una persona molto timida ed incontro notevoli difficoltà a chiacchierare con gli altri esseri umani, così iniziai precocemente a fissare le idee sulla carta per padroneggiare meglio le emozioni e favorire il dialogo con il prossimo. Lo scrivere ha anche costituito una valvola di sfogo esistenziale, lo facevo per me stessa e i miei scritti sono rimasti a lungo confinati nel privato.
Nel 2004, a seguito di gravi vicende personali e sollecitata da amici, compresi come le mie esperienze non fossero uniche e il renderle pubbliche avrebbe potuto essere utile a più d’uno. Da qui è nata la lunga corsa tra rifiuti e fallimenti editoriali che mi ha proiettato verso internet: il nuovo e potente mezzo di comunicazione che non conosce intermediari. Con tenacia e caparbietà ho costruito Budur, la forza dell’amore, facendolo diventare il mio salotto e laboratorio virtuale (http://www.budur.it).
A questo periodo risalgono anche le mie prime partecipazioni ai concorsi letterari dove ho ottenuto segnalazioni di merito e l’ammissione a numerose antologie, risultando vincitrice del premio Un monte di poesia 2011, sez. a tema La montagna.
I pilastri su cui si fonda la mia scrittura sono: la curiosità innata, la capacità di ascoltare gli altri e la fantasia sfrenata che mi porta, non solo, a fare voli pindarici ma mi fa apprezzare il grottesco nelle situazioni apparentemente più banali.
La mia produzione letteraria è incentrata sul racconto perché, dovendo lavorare per vivere, questo mezzo espressivo mi consente di redigere prodotti completi.
Il mio stile è caratterizzato da un’apparente semplicità per fornire al lettore libertà interpretativa: nei miei testi sono stratificati diversi piani di lettura che dovrebbero garantire la piena comprensibilità sia ad un bambino di dieci anni, sia al professore universitario. Ovviamente ciascuno percepirà quello che è in grado di recepire. D’altra parte, ciò costituisce anche un limite perché talvolta il lettore, non essendo coinvolto emotivamente, non viene catturato da quanto scrivo e non riesce a fidelizzarsi.

Da poco ho terminato il mio primo romanzo, destinato a restare a lungo nel cassetto per mancanza di editori.

Sito:Budur – La forza dell’amore

Sito:Castelli d’Italia – Il magico mondo delle pietre

Elenco Opere

Il rumore del mondo

Vademecum Metropolitano

I racconti del Calamaio

Pitture parietali per una stanza tristemente vuota