Sfioriamoci di Luisa Cagnassi 

Sfioriamoci

Tema: Inferno Purgatorio Paradiso

Sfioriamoci
Salgo sull’autobus, invaso da una sorta di inquietudine. Succede ogni volta che percepisco la tua presenza attraverso la scia del profumo che indossi: inebriante, caldo e irresistibile.
Ora, d’improvviso, ecco che vedo te, la mia ossessione. Il tuo profumo mi avvolge e dimentico tutto il resto. Una signora mi guarda perplessa, indaga sul nostro atteggiamento indiscreta, ci spia: il mio disagio trapela. Forse sa del mio tormento.
Stamattina mi sorprendi e siedi proprio qui, di fronte a me e respiro la tua fragranza, mentre continui a sfogliare il libro, lo sfoggi quasi fosse un abito firmato. Alzi il viso mi osservi per un lungo attimo, vuoi memorizzare il mio volto e io divento pazzo, per un attimo sono in Paradiso.
E mi perdo dentro quegli occhi neri come la pece. Non connetto e inizio a sfiorarti con lo sguardo, immagino che il gioco ti esalti, che dietro alla tua gelida apparenza, come un ragno stia tessendo la tela, e sarò io la tua preda, lo sento quasi fosse un presagio..
Sfogli le pagine con voluttà mentre accavalli le gambe sinuose, capaci di ballare, di far girare la testa. Provo un fremito di piacere, sfioro la tua figura e immagino di inspirarne il profumo.
Cedo alla tentazione, il gioco è pericoloso, lo so, un malizioso sorriso si accende sulle tue labbra sensuali, interrotto dal passaggio di un uomo: lui ti guarda affascinato rallentando il passo, m’infastidisco. Lo ignori e finalmente sparisce. Le fiamme dell’inferno ora mi avvolgono.
Ed eccoti di nuovo lì, statica e in apparenza lontana, mentre sto farneticando dentro un’illusione, divento una pagina di quel libro dalla copertina rossa, e mi sento lambire dalle tue dita ardenti
Quasi fossimo soli io e te, ti possiedo con la mente, ti faccio mia anima e corpo, inspiro la tua essenza. Il piacere è un’estasi di sensazioni, lo percepisco, rispondi alle mie carezze immaginarie. Avverto lo spasmo del corpo che, con un mossa impercettibile, risponde. Distendi le gambe, simili al lancette che segnano il tempo, il nostro. Un invito a non smettere, scandiscono il ritmo dei nostri battiti, mentre i miei occhi sono colmi di te. Io, preda consapevole, sono in balìa di una pericolosa avventura. Forse mi ucciderai alla prossima fermata, che ignoro, o al futuro incontro casuale. Del resto il tuo sguardo mi aveva avvertito. Adesso questo viaggio lo proseguo insieme a te, entro in una sorta di limbo o forse è il purgatorio. Espiare le mie colpe? No, non ora
L’eccitazione è tale che non so se riuscirò a trattenere i miei sensi, la fronte gronda di sudore e intanto ti mordi le labbra, sensuale. In quell’istante i nostri fremiti si uniscono, il ritmo è lo stesso, è un delirio possedersi col pensiero. Mi guardi e i battiti hanno la stessa cadenza, accelerano insieme, lo sento. Le tue gambe si tendono ancora, ansimi e ti sfugge lieve un gemito, mentre pieghi il capo al’indietro e io respiro il tuo piacere mentre, appagata, socchiudi gli occhi un attimo.
Il libro rosso ti scivola dalle mani, restiamo immobili io e te, insieme, assaporiamo il Paradiso.
Poi, immerso in un lussurioso connubio di emozioni, fingendo di non vedere gli sguardi altrui, mi perdo di nuovo in questa scellerata agonia…

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