Il sogno di Max di Fabrizio Castellani

Il sogno di Max (da Max e Manu – racconto inedito – Fuori Concorso )

Genere: Pulp/Surreale


Tre ore dopo la camera di Massimiliano Casciola sembrava un campo di battaglia. Vestiti sparsi a terra assieme ai frantumi della bottiglia di vino svuotata tra un orgasmo e un altro. Quando Manuela usci dalla doccia e cominciò a rivestirsi lui stava disteso, nudo e stanco, su un letto altrettanto stanco. Un lenzuolo azzurro gli avvolgeva una gamba e risaliva come un serpente attorcigliandosi prima alla vita e poi passando sotto la schiena fin su alle spalle. Non aveva più nemmeno la forza di liberarsi da quel legame. Tre orgasmi consecutivi per lui, e Dio solo sapeva quanti ne avesse gridati lei. Manuela si era dimostrata un’amante perfetta.
-sicura che non vuoi restare?- le chiese con un filo di voce. Sentiva la testa leggera e avrebbe voluto dormire. Un filo di nausea, senza dubbio dato dal troppo vino, gli saliva verso la gola e bussava alle tempie. La voglia di lei stava scemando. Per quella notte, anche volendo, non avrebbe potuto dare di più.
-Non preoccuparti. Ho l’auto qui sotto. E poi domani devo alzarmi presto. I miei piccoli ragnetti mi aspettano- la voce di Manuela, mentre rientrava dentro il vestito viola e saliva sui tacchi, era ancora fatta di miele – É stata una magnifica serata. Resta a letto, e attento ai vetri quando ti alzi. Abbiamo esagerato un poco stanotte.
Lo baciò sulle labbra, dolcemente, e usci dalla stanza.
Senza muoversi dal letto Max udi la porta aprire e chiudersi, e poi il frettoloso tip tap dei tacchi di Manuela allontanarsi.
Faceva fatica a muoversi. Le braccia erano di pietra e le mani intorpidite. La testa gli pulsava tanto da sembrare che qualcuno con un piccone dall’interno del cranio scavasse una via per uscire. Anche respirare lo affaticava.
Quella notte di sesso lo aveva distrutto. A fatica riusci a slegarsi dall’abbraccio del lenzuolo e a coprirsi. Aveva i brividi di freddo. Le palpebre calarono come ghigliottine sui suoi occhi e sprofondò in un sonno buio e silenzioso.
Del tempo trascorse quando, da molto lontano Max udì suonare un campanello. Si trovava nel buio più profondo, la notte più scura che avesse mai visto. Non c’era alcuna stella in cielo, né luci distanti all’orizzonte. Neanche un riflesso pallido della luna. Solo oscurità in ogni direzione. Non riusciva a trovare la fonte di quel suono. Strizzò le palpebre per cercare un barlume di luce e finalmente intravide qualcosa. Sembrava un riflesso azzurro pulsante a tempo con le campane. Max decise di andare verso quel riflesso. Come mosse un passo si levò contrario un vento gelido. Il suo corpo nudo fu percorso da fremiti. Il vento lo frustava e rendeva ogni passo un supplizio. Ma doveva uscire da li. Aveva un compito, anche se non ricordava che vagamente quale fosse. Un altro passo e vide chiara la luce azzurra scintillare. Accesa, spenta, accesa, spenta. I campanelli adesso erano sempre più striduli, sempre più insistenti e fastidiosi. Avrebbe voluto sedersi, riposare. Ma ricordava una cosa da fare. Una valigia. Una piccola valigia. Il vento era sempre più freddo, più forte. Ma non poteva fermarlo. Aveva una vendetta da compiere.
Apri gli occhi e la luce del giorno entrò di colpo in lui. La sveglia del telefonino mostrava le sette e trentacinque. Era ora di far saltare una banca.

11 Risposte a “Il sogno di Max di Fabrizio Castellani”

  1. Anch’io, come Serenella, adoro il noir: lo voto, anche se fuori concorso!

    1. Grazie Francesca. Sinceramente non ero un amante del noir, però devo dirti che a scrivere racconti con questi toni mi diverto tantissimo.

  2. Voto questo testo i miei complimenti a Fabrizio, adoro il noir

    1. Grazie davvero. questi commenti sono molto incoraggianti

    1. Ciao. Grazie. l’ho estratto pari pari da un mio racconto. I miei racconti (come quello in gara e quello del mese scorso) tendono ad essere lunghetti (tra le 10 e le 15 cartelle, di solito) perché mi piace raccontare la storia nei dettagli della trama e dei personaggi.
      Nel racconto in questione, dal titolo Max & Manu il buon Max deve far esplodere una bomba per vendetta, ma si imbatte nella bella ricercatrice, e ne esce un noir abbastanza originale.

  3. Voto questo testo
    chi sene frega se non posso, io sono trasgressivo, e il racconto vale, e mi è piaciuto molto il finale.

  4. lo fate apposta, perché anche questo è fuori concorso? Posso votare lo stesso?

    1. ciao. Grazie. è Fuori Concorso perché ne ho già uno in gara. e non volevo annoiare troppo 😉
      Tra l’altro è estratto da un mio racconto più lungo

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