L’incubo di Piero di Anna Cibotti

L’incubo di Piero

Genere: Prosa/Favola

… i sogni e gli incubi sono fratelli e figli
della stessa notte.

La tela, ancora fresca di pittura, stava lì appoggiata al cavalletto, in posa.
Piero la guardava compiaciuto, e intimamente convinto di essere un grande artista, sorrideva a se stesso.
Di rimando, il viso di una giovane donna incorniciato da folti capelli biondi, lo guardava con occhi appena socchiusi e ammiccanti.
Quella testa di dimensioni normali, poggiava sopra un corpo estremamente piccolo e nudo.
Una trovata, pensava Piero, originale e innovativa.
Ebbro della sua consapevole bravura e stanco del suo peso, reclinò pian piano la testa e si addormentò.
La tela si colorò di nuova vita.
Il viso si accartocciò come una maschera lacerata e gli occhi rimasero buchi neri che piangevano sangue.
Tutte le tele appoggiate alla parete furono infettate dal un virus che ne cancellò l’identità primaria.
Ormai erano solo un caos di colori e segnacci neri deturpanti.
Piero si agitava nel sonno, alternando apnee a versi gutturali e nel suo incubo assisteva a quello scempio atterrito, incredulo e incapace di fermarlo.
Era tardi, ormai.
Le sue opere erano state contaminate dalla sua presunzione.
Si svegliò di soprassalto e quasi cadde dalla poltrona.
“E’ stato solo un brutto sogno”, penso immediatamente e guardò…
Fu più orribile quel momento che l’incubo appena vissuto.
Nessuna mano aveva imbrattato la sua tela, e nemmeno tutte le altre.
Le guardò lentamente, una per una, e vide quanto fossero brutte e mediocri.
Rivalutò il suo ego e ne pianse la nullità.
Non dipinse più, ma tenne tutte le sue tele… gli avrebbero ricordato che doveva ancora crescere.

27 Risposte a “L’incubo di Piero di Anna Cibotti”

  1. Un incubo che ha riportato alla realtà un presuntuoso artista! Mi piace molto Anna, insegna l’umiltà, prima dote di un artista <3

  2. Il messaggio è immediato: l’umiltà è la vera Maestra. Personalmente non sono d’accordo, ma ciò non influenza il mio giudizio: voto per cuesto racconto.

  3. Un bellissimo racconto sulla presunzione e su quanto questa possa rendere ciechi o comunque alterare la visione e la valutazione di se stessi e della propria opera. Una nuova perla uscita dal talento multiforme e sconfinato di Anna Cibotti!

  4. Bello l’incipit e bello il resto. Voto questo testo.

  5. Voto questo testo una bella fiaba con morale annessa, i miei complimenti Anna!

  6. Voto per questo testo.
    Io che ho dipinto per tutta la vita, e mi son dovuto confrontare in continuazione con artisti mediocri, capisco perfettamente cosa intendeva dire la capacissima autrice, molto belo e sintetico quesco racconto!

  7. …mettersi in discussione è sempre una forma di maturità…voto questo testo
    ciao Anna.

I commenti sono chiusi.