La crepa nella mente di Mara Cristina Dall’Asén

Genere: Prosa/Psicologico

…
Lei era lo specchio. Il mio specchio, quello che rimandava ciò che c’era dietro il mio muro.
Il muro che avevo eretto io. Lei mi smascherava, mi metteva a nudo.
Ero davanti a tutta la mia fragilità, la mia voglia di piangere come un bambino tra le braccia di mia madre, la voglia di riavere mio fratello, la voglia di amare lei, perché solo lei era veramente ciò che volevo, ciò che amavo.
La mia paura era lì, inerme, ma la sua forza immobile e prepotente ha fatto annebbiare lo specchio. La paura di soffrire ancora, la paura di essere caduto nel più classico dei tranelli: innamorarmi della brava ragazza della porta accanto. E poi il terrore di ammettere che non bastavo a me stesso, avevo bisogno degli altri per poter essere vivo.
E poco importava se lei era bellissima, poco importava se anche lei mi amava, la paura ha coperto tutto lasciando un inutile vuoto.
Ho portato in faccia il mio vuoto, l’ho riempito di persone che non ho mai realmente guardato, ho fatto esperienze che non ho mai vissuto, e poi ho appeso persone e fatti all’attaccapanni inchiodato sul mio muro.
Ma il vuoto non è diminuito, più ne appendevo e più grande diventava lo spazio intorno a me.
Sino a quando su quel sasso sulla montagna si è disintegrato il muro e la mia mente è esplosa sotto il peso del rimorso.
Il colpo, il buio, ancora vuoto, la morte.
Forse.
Poi, la prima immagine sfuocata dopo il buio: il sogno ripetuto, ristoratore e angosciante insieme. Sei riapparsa tu.
Sconosciuta, dimenticata, cancellata dalla mente.
Eppure tu non ti sei arresa e sei entrata da una crepa quasi invisibile, una piccola fessura che mi ha tenuto aggrappato al mondo, e hai spinto, spaccato i fili che legavano la mia mente.
Mi hai lasciato solo la tua immagine e la consapevolezza che la mia vita era stata un inutile errore.
Il mio futuro ora è solo un sogno da decifrare, un immagine da affiancare a un nome che possa riportarmi alla vita.