Almudena e il suo destino di Miriam Ferrara

Almudena e il suo destino

Genere: Onirico/drammatico. 

Era notte. L’orologio del salone suonava ogni ora. La calura estiva avvolgeva la casa. Regnava il silenzio legato all’ora tarda. Ogni tanto, dalla strada riecheggiavano rumori. Qualcuno camminava la’ fuori, e vittima della sbornia consumata poco prima, si abbandonava ad urla liberatorie. Gente fragile che cede tristemente alle difficolta’ della vita, gettando la spugna. Almudena nell’oscurita’ della sua camera, non si accorgeva di quello che accadeva fuori. Prigioniera dei suoi pensieri, si lasciava cullare dai fantasmi del passato. Si girava e rigirava nel letto. Sudava e cercava pace e refrigerio, nel freddo delle lenzuola che delicatamente le avvolgevano i fianchi e il bacino. La giovane donna conosceva benissimo il monito di Seneca: ”Uomo puoi cambiare il cielo in cui vivi, ma non l’animo.”. Non riusciva a seguirlo. Del resto, sarebbe troppo semplice, applicare, istantaneamete alla vita, cio’ che si legge sui libri. Gli esseri umani poi, sono creature imperfette, esseri fragili, fatti di emozioni e ricordi. D’un tratto, aprì gli occhi, ed i pomelli del letto in baldacchino, su cui dormiva, si trasformarono in sfere di cristallo. Una gitana con un vestito variopinto, che dava colore al buio intenso, si paleso’ all’angolo della sua stanza. Costei consultava una sfera di cristallo e pareva proprio una sibilla cumana. Almudena avrebbe voluto gridare, ma trattenne il respiro, gli orrori della guerra e le violenze a cui, la vita l’avevano messa dinanzi, erano piu’ forti di tutto. Si alzo’ dal letto di scatto, e aprì la finestra per prendere una boccata d’aria. Vide una processione di anime, in fila, che danzava con dei veli scuri, ondeggiando il bacino al centro della stradina. Scese in strada e si accorse di aver perso il senso dell’orientamento. Non sapeva dove andare. D’un tratto una vecchina gentile, si avvicino’ e prendendola per mano, la portò nel suo sottano, adiacente alla strada. Aveva dei modi gentili, degli occhi penetranti che ispiravano fiducia, una dialettica curata e squillante ed era brava ad esprimere cio’ che aveva dentro o almeno così diceva. La fece sedere su una seggiola in paglia, accanto ad un braciere che bruciava di un fuoco ardente. Offrii alla giovane una tazza di thè alle rose e le chiese cosa la turbasse. Ad Almudena, da sempre restia a parlare, le parole comiciarono ad uscir fuori come fiotti d’acqua zampillante, scrosciavano via come un torrente impetuoso, finalmente libero da un periodo di estrema siccita’. Confessioni che non aveva mai rivelato a nessuno. La vecchia intanto ascoltava, annuiva dolcemente e le accarezzava i lunghi capelli corvini, dandole piu’ il coraggio di parlare, era come se avesse rotto una sorta di incantesimo del silenzio. La vecchina si ando’ a sedere su un lettino situato di fronte alla sedia della sua giovane ospite, nascose il viso dietro un lenzuolo bianco e all’improvviso comicio’ a lanciare orride urla. Mostrava il volto ad intervalli, scanditi dal lenzuolino che veniva poggiato e allontanato dal volto. I suoi occhi diventarono giallastri e il volto tumefatto dalle rughe comincio’ ad assumere forme demoniache, insieme ai denti che diventavano canini. Un rumore intanto colpì il muro principale del sottano, Almudena spaventata dalla terribile e inaspettata rivelazione della donna, osservava, atterrita, in lacrime, il muro crollare su di loro. Dall’alto un angelo, sguaino’ una spada luminosa, prese in braccio la giovane, e sostenendola con la sola forza delle ali, la salvo’ dall’imminiente crollo e rogo di fiamme. Almudena si risveglio’ in una tenda d’ospedale, morsa da mille angoscie. Il suo sguardo incontro’ quello di un giovane vestito di bianco, che le sorrideva. Con quel sorriso, che le pareva così familiare e nel quale aveva trovato risposta a tutti i suoi perché, si riaddormento’ dolcemente.

10 Risposte a “Almudena e il suo destino di Miriam Ferrara”

  1. voto per questo testo
    Mia trisavola si chiamava Almudena, e il racconto tiene pure un bel finale.

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