Lo Scorpione Perplesso

Lo Scorpione Perplesso di Andrea Marinucci Foa

C’era una volta uno scorpione che un bel giorno, camminando sulla sponda del fiume, incontrò una rana che nuotava placida e felice. Si avvicinò all’anfibia e le fece un cenno di saluto.
“Eh no! Non ti porterò mai dall’altra parte del fiume!”, disse la rana.
Lo scorpione la guardò perplesso. “Ma io…”
“Non m’incanti! Lo so che cosa vuoi dire, se mi pungi affogherai anche tu e bla, bla, bla!”
“Ma veramente…”
“E poi mi pungerai lo stesso, anche se ti costerà la pelle, perché è nella tua natura!” E detto questo si allontanò rapidamente nell’acqua verde del fiume.
Lo scorpione la guardava ancora più perplesso quando una lucertola lo raggiunse.
“Ma guarda quella!”, esclamò il rettile, indicando la rana che nuotava sempre più lontano.
Lo scorpione sospirò. “Non dirlo a me: c’ho provato ad avvertirla che stamattina hanno ripopolato il fiume con i piraña.”

Morale della favola: fai pure attenzione ai falsi amici ma talvolta sei proprio tu l’amico più falso di te stesso. Tanto i piraña devono pur mangiare.

14 Risposte a “Lo Scorpione Perplesso”

  1. Peccato, avrei voluto leggere la scena dell’arrivo dei pirana, ma mi è piaciuta, voto questo testo. Lo scorpione cercava di fregarsi la cena del pirana con l’astuzia, ma gli è andata male.

  2. Voto questo testo
    Come per”La rana e il Bue”, anche qui brevità ed efficacia si sposano benissimo.
    Complimenti

  3. voto questo testo, mi è piaciuto, a volte le appareze ingannano e in questo caso uccidono … povera stolta rana

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