Ceneragnola

Ceneragnola di Escluso Mortimer

“Ceneragnola” è la storia di una bruttissima giovane, orfana di entrambi i genitori.
Sua madre era morta per prima, suo padre si risposò con una donna a sua volta vedova e con due figlie e poi morì anche lui.
Dopo la morte del padre la ragazza fu schiavizzata da quella che era la moglie del padre e dalle sue figlie.
Costoro la odiano e tutti la odiavano ma Cenerognola aveva il potere dei ragni e nella notte tesseva la sua tela in una stanza segreta della casa.-
In casa la chiamavano dispreggiativamente Cenerentola, perché si sporcava sempre di cenere pulendo il camino.-
Ma né la matrigna né le sorellastre sapevano del suo potere e chi davvero era, usciva di notte e tesseva la sua tela e appena la preda veniva da questa catturata assumeva le sue sembianze di ragno e se ne cibava e finora lo aveva fato solo con animali, era la sua natura, tutti sconosciuta.-

Ma tutto improvvisamente cambiò quando giunge in tutta la città la notizia che a corte si terrà il primo di tre balli organizzati dal re, durante i quali il principe potrebbe scegliere la sua promessa sposa. Naturalmente, le sorellastre e la matrigna volevano partecipare al ballo ed escludere Cenerentola, ed ecco che questa non accetta più la situazione e di notte nello scantinato comincia a tessere la sua tela di ragno, poi una sera prima chiama la matrigna e conoscendo la sua avidità per il denaro aveva posto sulla ragnatela un’enorme quantità di banconote, dice alla matrigna di recarsi nello scantinato perché aveva fatto un’incredibile scoperta, questa la segue minacciandola che se nonera cosa seria sarebbe stata punita, ma appena giunta nello scantinao e vedendo le banconote sulla ragnatela si buttò di corsa per afferrarle e rimase cosi imprigionata nella ragnatela, e Ceneragnola le mostrò il suo vero aspetto tanto che al vederla la matrigna svenne, Cenerognola la prese, con l’enorme forza di cu era dotata quando assumeva le sue sembianze aracnidi, e la rinchiuse in una stanza dello scantinato.-
Poi chiamò le sorellastre e sapendo la loro avidità di dolci aveva tessuto una ragnatela e l’aveva riempita di leccornie di ogni genere, e disse loro di seguirla nello scantinato che aveva fatto un’eccezionale scoperta, le sorellastre la seguirono dileggiandola ed offendendola, ma appena giunte nello scantinato si tuffarono sulle leccornie della ragnatela e furono da questa imprigionate, e Cenerognola si mostrò loro con le sue vere sembianze ed entrambe svennero gridando, ed anche loro furono rinchiuse in una stanza dello scantinato.-
Ora Cenerognola era libera di andre da sola alla festa dal ballo del principe, ma come presentarsi? Non aveva vestiti e di certo non un bell’aspetto.-
Allora si recò nel bosco e chiese aiuto agli amici che li aveva trovato che non l’avevano mai giudicata per il suo aspetto reale ai quali si era sempre mostrata, allora il Grande Baco da seta le confezionò un bel vestito da ballo su misura, il Calzolaio Matto gli costruì due bellissime scarpe da ballo, il Gran Pavone la pettinò e le fece una bellissima acconciatura, l’Ostrica del lago la lavò e la profumò e il Grande Elfo le disse ti accompagneremo noi con la nostra carrozza, però a mezzanotte in punto dovrai lasciare il ballo perché tuti i nostri doni svaniranno e la prima cosa che dovrai fare è rientrare in casa e liberare le tue sorellastre e la tua matrigna, cenerognola accettò.-
E viene così accompagnata da quella bellissima carrozza al ballo , indossando un bellissimo vestito e bellissime scarpette.-
Al ballo attira l’attenzione del principe e ballano tutta la notte e Ceneragnola, ormai innamorata, si scorda del tempo che fugge; poiché l’effetto dell’incantesimo è destinato a svanire proprio a mezzanotte, ella deve fuggire di corsa al rintocco, ma nella fuga, perde una scarpina , che fu raccolta dal principe che vanamente la rincorse.-
Arrivò a casa menre tutti i doni come le avevano detto sparirono e liberò sorellastre e matrigna come avevapromesso, solo che ora queste sapendo della sua natura avevano timore di lei e la rispettavano e si tenevano a debita distanza.-
Il principe, ormai innamorato, che aveva trovato la scarpina, unica dei doni a non scomparire, proclama che sposerà la ragazza capace di calzarla.
Andavano tutte le ragazze dal principe a misurare la scarpina ma a nessuna andava bene, si recarono anche la matrigna e le sorellastre di Cenerognola in gran segreto ma neanche a loro entrava la scarpina.-

Il giorno successivo, alcuni incaricati del principe girano dunque per il regno facendo provare la scarpina a tutte le ragazze in età da marito, e arrivano quindi anche alla casa di Cenerognola, e vi era anche il principe con loro, le sorellastre e la matrigna volevano rimisurare la scarpina ma il principe avendole riconosciute glielo impedì e diede ordine che Cenerognola misurasse la scarpina, lo fece e gli entrò, il principe la abbracciò e la baciò.-
A questo punto prese da gelosia e disperazione la matrigna e le sorellastre rivelarono al principe la vera natura di Cenerognola, e questi domandò a lei se fosse vero, lei gli disse di si e gli mostrò la sua vera natura, ma il principe non si spaventò e l’abbracciò di nuovo fra lo stupore generale e la rabbia delle matrigne e della sorellastra.-
A questo punto Cenerognola chiese al principe di seguirla nel bosco e andarono insieme, e lì il Grande Baco, Il Gran Pavone, il Calzolaio Matto, l’Ostrica del Lago li accolsero con grandi feste..
Si presentò poi il Grande Elfo e chiese al principe come mai non aveva avuto paura delle vere sembianze di Cenerognola e voleva sposarla ugualmente, e il principe rispose. Nella vita non sempre ciò che è bello è veramente bello, anzi a volte è alquanto brutto, come non sempre ciò che è brutto è davvero brutto, anzi a volte è proprio bello, e questo è il caso, io ho visto il cuore el’anima di Cenerognola e son bellissimi, l’aspetto fisico con la natura si modificherà invecchiando ma ual cuore e quell’anima non invecchieranno mai.-
A questa risposta il Grande Elfo diede ordine agli elfi sugli alberi di suonare i loro violini e disse al principe di ballare con Cenerognola e di dimostrarle nel ballo il suo amore.-
Il principe ballò con Cenerognola, che era nella sua forma di ragno e la baciò ugualmente perché innamorato di lei, e dalle piante del bosco caddero foglie e polvere d’oro che ricoprirono il principe e Cenerognola, liberandola dalla sua maledizione e facendola tornare quella che er sempre stata una bellissima ragazza dai riccioli biondi che una maledizione antica aveva trasformato in quell’essere mezzo umano e mezzo ragno, ora sarebbe stata per sempre una bellissima ragazza e tutti gli abitanti del bosco fecero festa e furono tutti invitati dal Principe all sue nozze con Cenerognola che da allora fu chiamata Regignola.-
E vissero tutti felici e contenti tranne la matrigna e le due sorellastre che ancora si sentono gridare in quella casa da nessuno più frequentata.-

53 Risposte a “Ceneragnola”

  1. Voto per questo testo! Finalmente la matrigna e le sorellastre hanno avuto la loro…

  2. e che cavolo! tra tanti narratori perfettini, finalmente chi osa sfidare le re regole della grammatica senza timore, Don Chisciotte senza macchia né paura. Tra l’altro, sgrammaticamente a parte, mi ha pure divertito, lo voto!

  3. VOTO QUESTO TESTO

    … Avvincente nella sua complessità;
    per fortuna almeno nelle favole un lieto fine …
    complimenti all’autore Escluso Mortimer.

  4. la bellezza fisica non conta,questo ci dimostra il racconto, la bellezza interiore e la bontà vincono sempre e comunque

  5. Voto questo testo. Lo stile fresco e obbiettivobin mondo non pesante su faccende molto delicate!!!

  6. miracoli è la parola che manca, avevo messo le virgolette e non le ha riconosciute, pardon!

  7. voto questo testo, mi è piaciuto soprattutto perchè evidenzia, chiaramente, come a volte l’aspetto fisico influenzi negativamente e a torto le persone … ma voto anche perche la forza dell’amore, ha saputo fare ed ha liberato la povera ragazza dalla maedizione.

  8. Geniale e divertente l’idea delle sorellastre con annessa matrigna che ancora sbraitano in quella casa.

  9. L’avidità del denaro … castiga, la golosità fa altrettanto . La bontà premia…..!!!! L’essere buoni , e’ molto difficile…!!!!…. Penso…..che .sia la. BONTÀ ……. che la CATTIVERIA siano delle qualità … innate nell’UMANITA’.

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