Le corde della mente di Nadia Milone

Le corde della mente di Nadia Milone

Genere: Psicologico

Nella vita, accadono situazioni particolari, incontriamo alcune persone che ci coinvolgono talmente tanto, da farci sentire praticamente legati ad esse da corde invisibili e potentissime. La nostra mente ed il nostro cuore diventano schiavi di una passione senza luce e di un sentimento senza via d’uscita, eppure talmente forti da farci sentire imprigionati. Legati, imbrigliati ed imbavagliati da qualcosa più grande di noi e dal quale non possiamo ma, talvolta, nemmeno vogliamo liberarci. Tiriamo le corde della nostra mente sino allo sfinimento, per convincerci e convincere che siamo più forti, che in realtà siamo noi a giocare con quelle stesse corde, quando invece siamo nelle mani di un abilissimo burattinaio che muove i fili e noi, inermi, non facciamo altro che sottometterci al suo volere. Marionette nel teatro della vita, ci lasciamo trascinare e comandare, convinti persino che sia la cosa più giusta da fare, che se ci sottometteremo, se non avremo pretese e non chiederemo mai nulla ma ci limiteremo ad abbassare la testa ed accettare ogni forma d’imposizione, quelle corde faranno meno male o, forse, prima o poi ne saremo liberati per “buona condotta”. In realtà, ad ogni nostro atto di sottomissione, i nodi di quelle corde si stringeranno sempre di più, fino a diventare talmente stretti da causare un dolore insopportabile. Cominceremo a tirare per cercare di liberarci, ma ormai saremo talmente legati che ogni nostro tentativo causerà una ferita. La nostra mente rifiuterà l’idea di dare un ultimo, fortissimo strattone che sì, strapperebbe le corde e ci libererebbe, ma causerebbe anche tagli e ferite dolorosissimi sulla nostra pelle che sanguinerebbero, sanguinerebbero e sanguinerebbero… La paura di quel dolore ci stritolerà fino a farci quasi soffocare, fino al punto in cui, anche contro ogni volontà,saremo obbligati a dare quel colpo decisivo, la disperazione ci porterà a tirare con tutta la forza che abbiamo dentro ed accetteremo, anche andando contro a noi stessi, i lividi e le ferite sanguinanti ma dopo riscopriremo il gusto della libertà.

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