Corde, l’esordio di Allie Walker

Corde, l’esordio di Allie Walker

Genere: Poesia

Immobilizzata.
Mi ha immobilizzata,
tengo gli occhi bassi,
mai su di lui.
Carne stretta entro le corde bagnate
e il cuore che pompa sangue, veloce.
“Le lasciamo asciugare” mi ha detto
sedendosi di fronte a me.
E poi: “Adesso guardami. Puoi guardarmi.”
Sento la vita scorrermi dentro,
il suo sguardo, per niente dolce, che penetra.
La sua opera d’arte nei suoi occhi:
Io, le corde, i suoi nodi.
Un possesso annunciato,
un possesso
bramato.
Lui, il Maestro.
Io, l’allieva all’esordio.
Un nuovo modo di vivermi,
mentre le corde asciugano e stringono.
Sembrano morsi,
denti affilati che scavano la pelle.
La mente pronta,
aperta per essere stuprata.
Un mondo nuovo,
una vita nuova,
una forma d’arte attraverso la vita.
E mentre il sangue scorre a fiotti,
facendosi strada tra le corde, sotto pelle,
scelgo di rimanere immobile,
anche nelle smorfie del viso.
Non un lamento,
nessun gemito mentre il dolore si spande.
Il silenzio è il mio rispetto, per lui,
per il Maestro che mi ha voluta fra le sue mani,
in ginocchio, ai suoi piedi.
Lui, che ha rimodellato la mia bellezza.
Non potrei essere di più,
ma anche niente di meno.
Sento solo il bisogno di servirlo
e non ho altro scopo che il suo piacere.
Potrei rimanere qui per sempre,
sotto il suo sguardo ed entro le sue corde.

 

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