Tu e le mie bugie di Mara Cristina Dall’Asén

Tu e le mie bugie di Mara Cristina Dall’Asén

Tema: La bugia e Il peso di vivere (fuori concorso)

Quando avevo lasciato Javier era caduto il gelo dentro di me, e quando avevo perso il suo bambino avevo vissuto la cosa come una malattia. La scoperta di non poter aver figli: quella cosa che aveva tagliato il sottile filo della speranza di poter tornare indietro. Non avevo mai pensato al mio bambino, al bambino che non avrei mai visto e stretto fra le braccia, lo avevo completamente rimosso, razionalmente.
Quante bugie mi sono raccontata nel corso di questi anni per non affrontare la cosa, quante volte ho scansato i pensieri e ho evitato i tranelli della mente.
I casi del destino, però, sono dispettosi e mi ritrovai con un lavoro che comportava anche accudire un bambino piccolo, a quel punto non potevo più fingere di non vedere l’abisso, avevo finito tutte le bugie.
La mia parte irrazionale reclamava, urlava. Perché non potevo abbracciare con trasporto quel bambino, stringerlo a me anche se non era mio?
E fu una porta difficile da aprire, difficile cercare di immaginare qualcosa che non hai mai avuto e di cui non puoi sentire la mancanza. Non riuscivo a piangerlo, non riuscivo a sentirlo mio, non riuscivo a credere che fosse esistito veramente, in certi momenti pensavo che non potessi avere figli perché ero un mostro. Inutili pensieri si rincorrevano nella mente, sensazioni mai sfiorate premevano contro il mio cuore.
Poi in un giorno qualunque, in una serata di normale solitudine, tutto si frantumava sotto il peso delle mie bugie…

…la diga si rompe, non me ne accorgo, le lacrime scorrono sul mio volto, il cuore quasi si sta spaccando. Era tutto vero, era un maschio o una femmina?
Non ho mai provato una disperazione uguale, un senso d’impotenza e male, male fisico quasi come quando l’avevo perduto. Mi sembra di precipitare, ma non raggiungo mai il fondo c’è solo la certezza di cadere, cadere, cadere, cadere.
Senza speranza, senza la possibilità di cambiare il corso delle cose, non posso portare indietro il tempo e poi perché, non sarei riuscita a salvarlo. Il mio corpo non poteva tenerlo, né allora, né adesso, né mai.
E le lacrime continuano a scivolare, a inondare i miei occhi, faccio fatica a respirare. Non riesco a smettere di piangere, devo lasciar sfogare tutto questo dolore, lo devo lasciar uscire come veleno da una ferita.
Ma come il giorno segue la notte, finalmente la disperazione allenta la presa, sento il nodo sul cuore sciogliersi e il gelo cedere un po’ di spazio al calore, la consapevolezza della tua presenza: passata presente futura, sarà sempre parte di me.
Adesso capisco che, amerò ancora e sarà ancora più profondo; se soffrirò: sarà ancora più intenso. Continuerò a vivere con questo velo che mi hai lasciato sull’anima, so che mi conforterà. Vivrò la mia vita e la tua vita in un solo respiro e ora so di essere pronta per un nuovo domani, perché in qualche posto, in qualche dimensione, sento che c’è una porta aperta che mi porterà a te solo per un attimo. Quell’attimo esploderà nella mia vita e i bambini del mondo saranno il tuo specchio.

10 Risposte a “Tu e le mie bugie di Mara Cristina Dall’Asén”

  1. peccato sia fuori conorso lo voto lo stesso è troppo bello 🙂

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