L’ombra degli occhi di Gabriele Palumbo

L’ombra degli occhi di Gabriele Palumbo

Tema: La bugia, Il peso di esistere

Grandi occhi in cui non riuscivo più a leggervi nulla se non una leggera ombra. Cercavo di metterti a fuoco muovendomi nel buio, senza sapere dove stavo andando, senza sapere quanta distanza ci fosse tra me e ogni altra cosa. Urlavamo aiuto, ma lo facevamo solo dentro noi stessi.
E ci siamo più volte incontrati ai lati opposti di vetri invisibili, spazzati via da lunghe ciglia, fuori da profondi satelliti in cui eravamo inghiottiti.
Aggrapati a ciò che ignoriamo, smettendo di stancarci camminando a vuoto, siamo finalmente fuori ritrovandoci persi, dando le spalle alle nostre insicurezze. E all’improvviso non eravamo mai stati così lontani.
Ma infondo non siamo mai stati collegati, se non quando le nostre finestre si affacciavano su regioni diverse. Proviamo ad usare le nostre braccia come ponti e danziamo al ritmo delle nostre malinconie.
L’ombra dei tuoi occhi causata dalla luce della Luna creava sul tuo viso solo paranoie.
“Sono stanca, portami a casa”
Ci siamo sempre dimostrati solo emozioni sbagliate per evitare di fraintenderci.
“Buonanotte”
“Buonanotte…”

18 Risposte a “L’ombra degli occhi di Gabriele Palumbo”

  1. Ringrazio tutti, vedere apprezzato ciò che si scrive è una soddisfazione come poche 🙂

  2. Tutta la complessità della situazione, ottimamente resa con poche parole, molto bella la chiusura.

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