Il vecchio di Massimo Licari

Il vecchio di Massimo Licari (fuori concorso)

Genere: Realismo/speculativo

Le ore scorrono lentamente mentre i giorni consumano il tempo che ormai mi resta prima di percorrere l’ultimo sentiero di questa avventura.
Inevitabilmente ripenso al tempo che fu, alle mille e più storie che mi hanno portato fin qui.
Del resto, questo ci si aspetta da un vecchio: che ripensi al tempo passato.
Non ci credevo.
Pensavo di essere immune alla vecchiezza e alle sue conseguenze.
Vedevo vecchi seduti davanti a casa, mentre ancora nel pieno della mia gioventù passavo tra i paesini della mia fanciullezza.
Abbandonati su quelle sedie impagliate fissavano il vuoto, persi nei ricordi di quelli che per loro erano stati bei tempi. E dicevo orgogliosamente tra me e me: “io non finirò così. Mi spegnerò dopo aver vissuto intensamente l’ultimo istante che questa vita vorrà concedermi. Sono a mio modo un guerriero e da guerriero voglio vivere fino in fondo”.
E poi, il fiume impetuoso della vita ti fa svoltare a destra e poi a sinistra. E ancora svolte imprevedibili, repentine, finché quel fiume calma la sua corsa e ti permette finalmente di guardarti intorno.
Non sono più costretto a lottare per non lasciarmi travolgere. Il paesaggio intorno a me non scorre più così velocemente, e posso concedermi il lusso di osservare il mondo che mi circonda.
La corsa è finita e la quiete ha preso il posto della corsa furiosa. Mi sono specchiato nelle acque calme che circondano la mia imbarcazione, e ho scoperto il volto di un vecchio.
E a questo punto mi sono reso conto di quanta strada ho fatto, senza rendermene conto.
Ho dovuto cambiare strada così tante volte, così velocemente che non saprei come tornare indietro, anche se me ne fosse data l’opportunità.
Se potessi ricominciare, non riuscirei a ripercorrere le stesse vie, e, se potessi farlo, ora parlerei un linguaggio diverso.
La mia corsa mi ha lasciato una compagna di viaggio, e tre figli, per i quali ho ringraziato il cielo.
Loro sono cresciuti e stanno percorrendo il fiume della loro vita, pieni di entusiasmo e di certezze, che ormai io non ho più.
Che cosa mi aspetta davvero non so.
Ho visto troppe ingiustizie e brutture per credere ancora in un Dio che dall’alto giudica gli uomini.
E mi son chiesto spesso se l’inferno non sia in realtà qui, sulla terra.
Forse siamo stati tutti condannati a causa di ciò che abbiamo fatto in un luogo e in un tempo che la condanna ha voluto celare nell’oblio.
E il futuro ci riserva il reiterare della condanna in questo luogo alienato da Dio.
O forse, anzichè l’Ade, ciò che ci attende è una nuova opportunità di redenzione.
Nessuno risponderà alle domande di questo vecchio, che osserva il mondo disincantato mentre lascia che lo scorrere del tempo consumi la sabbia che ancora c’è nella clessidra della sua vita.

4 Risposte a “Il vecchio di Massimo Licari”

  1. Il dilemma ricorrente: sarà la vita o la morte l’inferno? Bel racconto.

  2. Molto malinconico… ma secondo me è tutta apparenza: dopotutto forse “ciò che ci attende è una nuova opportunità di redenzione” Bravo massimo, ottima scrittura e tocco leggero!

  3. Forse c’é la ricerca una felicità illusoria, Bello anche se malinconico

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