Aghi di brina di Oliviero Angelo Fuina

Aghi di galaverna, stalattiti di fiele,
del cuore, alle pareti, nel gelo del tuo sguardo;

diteggio le parole sui datati spartiti,
cacofonico testo di musica immemore;

eteronomo gesto la mano nel taschino,
eufemismo eufonico per spacciarti sorriso;

del tuo scozzare carte sul tavolo graffiato
d’impotente dolore, ti rassegno vittoria.

E nel mesto profilo del mio voltarti viso,
lascio ai tuoi piedi gocce d’aghi di brina sciolti