Un gioco, un sogno, forse un’assurdità. Io e te, due anime perse in un universo più grande di noi, che ci travolge e ci stravolge. Ma quando siamo insieme, tutto il resto è fuori, non ci riguarda più, almeno per qualche ora. E che il gioco abbia inizio! Tu sei il predatore ed io la preda… Mi insegui, mi dai la caccia e mi catturi per farmi tua, ancora una volta. Mi diverto a sfuggirti e farmi rincorrere, per poi cedere ed arrendermi alle tue voglie, so che ti piace. E poi i ruoli, all’improvviso si invertono, tu diventi la mia preda, ti fai desiderare, ti fai inseguire e cacciare e, dopo averti catturato, ci abbandoniamo entrambi a quell’esplosione di sensi che sentiamo dentro. Vittime e carnefici al tempo stesso di noi stessi, dei nostri corpi e delle nostre menti.
Ma il vero predatore, in questa storia, sei tu. Mi hai catturato corpo e mente, ormai, creando una sorta di magnifica dipendenza. Ormai non potrei più fare a meno di quei momenti, attimi di pura follia e di felicità, poche ore che riescono a ribaltare il corso delle mie giornate e forse, spero, anche delle tue.
Così è la vita, credo che dovrò e saprò accettarlo, anche se già so che mi mancheranno le nostre “battute di caccia”. Chissà, forse mancheranno anche a te, o forse no.
Ma perché pensarci ora? A che scopo? Noi stiamo ancora giocando, quindi continua a cacciarmi, ti prego, fallo ancora per un po’… Mi piace essere la tua preda, sentire di essere apprezzata e desiderata da qualcuno, nonostante i miei mille difetti. Non smettere, non ancora, non adesso.