Frammenti di un’ossessione di Alessia Cutrufo

Guardo lo specchio, sfioro quel viso, lecco la lacrima salata che scende… Niente, non smette, mi fissa, mi accusa, mi schiaffeggia, urla parole senza senso… Poi il silenzio e ancora quello sguardo addosso, lo sento scorrermi dentro le vene come se qualcosa in me stesse per uccidermi, quelle lente agonie, il viso si contrae nel vetro, diventa una tragica maschera di Pierrot, una lacrima nera, retaggio di quel trucco troppo pesante.

Pietà? Compassione? Nessuna di queste! Guardando quel volto, continuo a sfigurarlo, a trasformarlo, a fonderlo come metallo sul fuoco per costruire altre maschere. “Stupida” urlo a quel vetro che si infrange sotto la forza della mia mano che lo punisce, l’immagine si scompone, diventa ossessione, in ogni pezzo, in ogni scheggia, ritrovo quel volto che vorrei cancellare, quel corpo che ancora una volta si è lasciato sfiorare, quella lacrima nera che riporta all’immagine che il mondo ha di me… Mi allontano dal vetro, il sangue scorre sulla mia mano, mi accorgo di un taglio che apre la pelle… osservo la mano riflessa, è pulita… perchè lei non sanguina? Perchè solo il mio cuore vive lo strazio mentre nello specchio un ghigno beffardo si prende gioco di me?

Continuo ad allungare la mano senza riuscire a staccarmi da quella figura, continuo a piangere mentre lei ride di me… di come mi sono ridotta…
La osservo meglio… guardo i suoi vestiti, li strappo, li bagno di lacrime e sangue, li trasformo gridando in fili di ragnatela che incatenano il mio io in attesa di essere divorato.
Ci sono dentro e più mi muovo e più la stretta del tessuto si fa forte, mi soffoca, le chiedo aiuto ma è sempre lì, mi guarda e non si muove… perchè? Perchè mi ha abbandonato anche l’ultima mia speranza di tirare su la testa e trovare ossigeno?
Solo in lei… in quel riflesso distorto potevo contare… tolgo il trucco, il rossetto scende come sangue a tingere il collo, senza rendermene conto ricerco in ogni frammento di vetro una parte di quell’io da ricomporre… Passerò la notte a cercare i tasselli… ossessionata da ciò che ero… terrorizzata da ciò che sono…