Di notte di Nadia Milone

Odio la notte. Troppo silenzio, troppo tempo per pensare, troppo fredde queste lenzuola. Di giorno c’è la musica, c’è il computer, mille cose da fare e tanti impegni a cui pensare, ma di notte è tutto un altro discorso. Questa notte ero sola con me stessa, a fare i conti con ciò che non ho, ma vorrei vicino a me. L’ho detestata, questa stupida notte, non sopportavo il suo buio, ma non potevo accendere la luce, mi avrebbe riportata troppo bruscamente alla realtà che tanto mi deprime. Allora mi sono alzata, ho preso un pupazzo di peluche e me lo sono portata nel letto. Infantile? Sì, un pochino… ma io sono così. Mi sono accoccolata sotto le coperte stringendolo forte. Poi ho chiuso gli occhi e ho pensato. Piano piano, i pensieri si sono trasformati in sogni e la sua assenza è lentamente svanita, sulle ali di un sogno che è scomparso soltanto quando, questa mattina, mi sono svegliata.